Dichiarazione di Roberto Toigo, segretario nazionale Uilm
“La ZF non deve chiudere lo stabilimento di Arco ed il ‘management’ dell’azienda ha l’obbligo morale di rivedere il piano industriale già annunciato dalla multinazionale tedesca che prevedeva il trasferimento a Padova delle attività trentine. Il sindacato non lascerà soli i lavoratori”. Lo ha detto Roberto Toigo, segretario nazionale della Uilm rispetto alle prospettive dell’azienda metalmeccanica che produce invertitori marini per barche da diporto. Nel sito sono occupati 140 tra operai, tecnici e ricercatori. Inoltre, nella località del Basso Sarca, la ZF non assembla esclusivamente componenti dei motori nautici, ma sta portando avanti anche un progetto di ricerca cofinanziato dalla Provincia Autonoma di Trento per la realizzazione di un nuovo motore a propulsione ibrida. .”Per lo stabilimento di Arco – ha sottolineato Toigo – vanno ricercate soluzioni tali da garantire il rilancio dell’attività. La produzione messa oggi in crisi dalla recessione sui mercati internazionali, può tornare a crescere investendo sull’efficienza e su nuovi prodotti”.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 25 novembre 2009