“Ormai ArcelorMittal ha tracciato la sua rotta e non intende tornare indietro: arrivare a fine anno con la proroga della cassa integrazione, ora Covid-19 poi di nuovo ordinaria, per migliaia di lavoratori fino alla scadenza dei vincoli contrattuali, pagare una penale irrisoria di 500 milioni di euro e lasciare solamente le macerie. Tutto questo è reso possibile dalla collaborazione, purtroppo, del Governo che reca un enorme danno e inganno ai cittadini”. Così Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, nel suo intervento durante l’edizione odierna delle 14 del Tgr Puglia.
“Oggi la produzione è al minimo storico – dichiara il leader Uilm – con circa tre milioni di tonnellate previste per il 2020, un livello mai raggiunto che mette a serio rischio sicurezza gli impianti e i lavoratori. A Taranto è in corso una lenta e annunciata agonia”.
“La prospettiva è molto negativa – aggiunge – perchè ci sono un’assenza e un silenzio assordante del Governo che dura da oltre due mesi. Non si vuole affrontare questa vertenza fondamentale per il nostro Paese e per un intero settore che, a parole, è stato definito più volte strategico”.
“Oltre all’incertezza sul futuro – continua – ci sono quattromila lavoratori diretti in cassa integrazione che percepiscono una retribuzione bassissima e migliaia dell’indotto che non la percepiscono da mesi, a causa del mancato pagamento da parte di ArcelorMittal delle aziende del sistema degli appalti”
“Settembre sarà un mese caldo e drammatico – conclude – perchè ci sarà la prova del nove. Non attenderemo l’esito delle elezioni regionali in Puglia, vogliamo che il Governo convochi urgentemente un incontro. Non si possono portare avanti giochini politici che rinviano le scelte che interessano migliaia di lavoratori e intere comunità”.