“Riteniamo inaccettabile la decisione di Wartsila di respingere la richiesta del MiMIT di prorogare per almeno altri 6 mesi il Contratto di Solidarietà per concedere più tempo all’implementazione del progetto di reindustrializzazione del sito di Trieste. Ha fatto bene la sottosegretaria Fausta Bergamotto a richiamare più volte, nel corso dell’incontro di questa mattina, l’azienda alle sue responsabilità in merito al suo impegno alla reindustrializzazione, in conseguenza della scelta unilaterale di voler dismettere la produzione dei motori in Italia. Il Governo deve utilizzare tutti gli strumenti e le iniziative per costringere Wartsila ad onorare l’impegno assunto con l’accordo del 29 novembre 2022, con il quale si era impegnata a proporre aziende serie da insediare con validi progetti industriali che avrebbero assorbito i 300 lavoratori precedentemente impiegati nelle attività di produzione”. Lo dichiara Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm.
“Se Wartsila non ritornerà sui suoi passi, accogliendo la richiesta di proroga dell’ammortizzatore sociale, si potrebbe porre una questione di credibilità anche in prospettiva per la restante parte di Wartsila Italia” aggiunge.
“Ci dispiace – continua – che la multinazionale non abbia apprezzato lo sforzo del Governo nel chiamare, a sostegno del progetto di reindustrializzazione, i pezzi pregiati dell’industria italiana come Fincantieri e Ansaldo Energia”.
“Auspichiamo un ripensamento per raggiungere l’obiettivo della salvaguardia dei mille lavoratori interessati dalla vertenza e di quelli dell’indotto” conclude.
Ufficio Stampa UILM