“Nell’incontro di oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’azienda, come previsto dall’accordo sottoscritto lo scorso 29 novembre, ha illustrato il piano industriale per la parte delle attività che non sono oggetto di ristrutturazione, ovvero services e ricerca e sviluppo. Riguardo ricerca e sviluppo verrebbero investiti circa 50 milioni di euro in tre anni finalizzati a nuove tecnologie e nuovi tipi di alimentazione sostenibili con le emissioni energetiche, ovvero di metanolo ammoniaca idrogeno. Inoltre una parte consistente verrebbe indirizzata per la riconversione del parco motori già esistente, tramite le attività di services con impianti di doppia alimentazione gas/diesel o riconfigurazione della cilindrata dei motori per abbassarne le emissioni garantendo nel contempo le prestazioni”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, e Antonio Rodà, Segretario Uilm Trieste-Gorizia.
“Rispetto al piano industriale ci sono ancora molti punti da chiarire – sottolineano Gambardella e Rodà- tuttavia quanto ci è stato rappresentato costituisce un primo passo di discussione”.
“Ora ci aspettiamo il piano di reindustrializzazione per la parte delle attività dismesse per garantire l’occupazione e la salvaguardia del tessuto industriale” concludono.
Ufficio Stampa Uilm