Venerdì 3/12/2021 si è tenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico un nuovo incontro sulla vertenza Jabil.
Hanno partecipato: la Direzione Aziendale Jabil, la Regione Campania, Confindustria Caserta, Invitalia, Anpal, TME e le delegazioni Sindacali a tutti i livelli.
Jabil ha riconfermato che il piano industriale resta invariato e saturerà al massimo 250 persone entro il 2023. Per le 217 eccedenze, ancora in organico l’unica alternativa è la ricollocazione o l’uscita con esodo incentivato.
Invitalia ha confermato quanto dichiarato ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali dalla Viceministro Todde durante la visita allo stabilimento di Marcianise dello scorso 26 ottobre.
La nascita di una newco con TME e con la partecipazione nel capitale, di Invitalia, al 49%.
TME ha ribadito di avere progetti e commesse, verificati e valutati da Invitalia, per assorbire circa 200 lavoratori di Jabil.
Le OO.SS., ribadiscono ancora una volta che il piano industriale di Jabil è insufficiente e deve essere maggiormente dettagliato per garantire una concreta ed indispensabile permanenza sul territorio.
E’ necessario conoscere quali saranno i piani produttivi, le attività ed i clienti che determineranno l’aumento dei volumi così da scongiurare, nel medio/lungo termine, l’ennesimo ed ulteriore ridimensionamento del perimetro occupazionale di Marcianise ed evitare che l’ennesima multinazionale, dopo anni di sacrifici fatti dai lavoratori e risorse messe a disposizione dallo Stato, abbandoni definitivamente il territorio.
In relazione al nuovo progetto industriale con la presenza di TME, abbiamo ribadito che, pur considerando necessario quanto opportuno, il coinvolgimento diretto del Governo negli assetti societari della nuova Società costituente, attraverso la presenza ed il ruolo di Invitalia, è indispensabile conoscere i dettagli del piano industriale per poterne valutare la sostenibilità, la concretezza e le conseguenziali ricadute occupazionali.
Visti i negativi precedenti sui diversi progetti di reindustrializzazione presentati da Jabil, puntualmente discussi dalle organizzazioni sindacali in tutte le sedi istituzionali, corresponsabili nella sottoscrizione degli accordi e nei percorsi di verifiche per la tutela delle lavoratrici e dei Lavoratori, siamo convinti che questo non sia più il tempo dei ” facili entusiasmi” anche contrariamente a quanto si legge su qualche quotidiano.
Al contrario, è necessario che tutti si attivino concretamente per dare continuità produttiva ed occupazionale.
Lo chiedono i Lavoratori. Lo chiedono le organizzazioni sindacali.
Lo chiede un intero territorio che continua a subire un drammatico smantellamento del proprio tessuto industriale.
Tra gli impegni, per noi fondamentali e assunti dal Viceministro Todde durante la visita del 26 ottobre scorso al sito di Marcianise, ci sono anche quelli che riguardano la ricollocazione, nella newco, dei 23 lavoratori scaricati da Orefice Generators.
Azienda presentata, a noi tutti, dalla Jabil, come soggetto industriale affidabile per il percorso delle reindustrializzazioni/ricollocazioni.
Azienda che, dopo aver preso gli incentivi dalla multinazionale americana, ha comunicato la scelta di abbandonare il territorio obbligando il trasferimento di tutti i lavoratori in Sardegna.
Ad oggi, non ci risulta ancora che questi lavoratori siano stati contattati dalla Società TME.
Ci auguriamo che gli impegni assunti dalla Vice Ministro e dall’Assessore alle attività produttive della Regione Campania riportino AL LAVORO i 23 lavoratori che, ad oggi e da giugno 2021, non percepiscono alcun tipo di reddito.
FIM-FIOM-UILM e FAILMS Caserta, convocheranno nei prossimi giorni un’assemblea per permettere ulteriori e necessari momenti di confronto che coinvolgano tutte le Lavoratrici e i Lavoratori.
FIM, FIOM, UILM e FAILMS Nazionali e Provinciali