All’avvio della fase di rientro dal periodo di chiusura aziendale dovuta all’epidemia di Coronavirus tenendo anche conto delle condizioni industriali con le quali siamo entrati in questa fase di crisi, è necessario definire delle azioni che consentano di riorganizzare e rilanciare le attività dell’Azienda, per questo è necessario definire una nuova missione dell’Azienda per i prossimi due anni, rivedere la struttura dei costi e la relativa organizzazione aziendale che deve essere snella ed efficace.
A tale scopo è necessario che le parti si riconoscano una reciproca titolarità di trattativa ed un metodo di discussione.
Nella giornata di oggi abbiamo saputo che il Management dell’azienda unilateralmente ha comunicato a tutti i lavoratori i periodi di ferie collettive per l’anno in corso senza il consueto e preventivo esame congiunto con il coordinamento sindacale o con le rappresentanze sindacali dei vari stabilimenti, così come previsto dal CCNL (art.10, sez. Quarta Titolo III).
Facciamo inoltre presente che in Thales Italia le chiusure collettive, nonché la gestione del programma ferie, sono da sempre regolate attraverso accordi tra le parti che tengano conto delle esigenze organizzative dell’azienda e delle necessità ed esigenze dei lavoratori ai fini di un corretto riposo psicofisico degli stessi.
Riteniamo, dunque, che questo comportamento aziendale non solo sia contrario alle consuete e corrette relazioni sindacali che si sono applicate fino ad oggi nel gruppo, ma vada anche contro gli stessi dettami del CCNL in materia.
Le scriventi OO.SS. diffidano dunque l’Azienda ed i relativi livelli intermedi a perpetrare tale comportamento e invitano la stessa ad aprire immediatamente un costruttivo dialogo con il Coordinamento nazionale e le varie RSU di sito per discutere e concordare tale tema attraverso l’esame congiunto, per addivenire a un accordo in merito alle chiusure collettive e alla relativa programmazione delle ferie.
I Coordinatori Fim, Fiom, Uilm