Abbiamo appreso con soddisfazione che la direzione di Thales Alenia Space ha firmato il contratto per lo sviluppo, la progettazione e la produzione di alcuni componenti fondamentali da imbarcare sulla costellazione di quattro satelliti SAR acquisiti dalla Corea del Sud. È una conclusione importante, che capitalizza lo sforzo di aver concepito una nuova politica di prodotto orientata alle potenzialità del mercato. Questo risultato andrà a saturare principalmente le attività delle quattro sedi italiane, con trasferimenti di tecnologia e coinvolgimento di tutto il mondo spaziale nazionale e rappresenta una risposta positiva all’anno in corso, che per TAS è stato un anno fortemente negativo in termini di risultati economici.
Dunque il successo conseguito merita l’elogio ai lavoratori impegnati nella progettazione e all’Azienda tutta che ne ha condotto la trattativa finale, su un terreno difficile e con una concorrenza molto aggressiva.
Auspicando che a questo successo commerciale se ne aggiungano altri in itinere, riteniamo, con questa nuova prospettiva, sia giunto il momento di avviare un confronto con l’Azienda per il riconoscimento dell’impegno, la professionalità e le competenze dei lavoratori di Thales Alenia Space Italia che hanno consentito di raggiungere questo importante risultato.
Confronto più volte rinviato, in questi anni con senso di responsabilità, in attesa che il processo di trasformazione aziendale consentisse a TAS di assumere un profilo aziendale capace di poter competere più incisivamente nel mercato “commerciale”, oltre in quello istituzionale.
Da troppo tempo i lavoratori di Thales Alenia Space Italia attendono questo momento.
Con questo rilevante successo commerciale riteniamo che sia giunto il momento per gettare le basi per la discussione per il rinnovo del contratto integrativo di secondo livello, nella consapevolezza di ripristinare una politica retributiva e di welfare più aderente alle esigenze dei lavoratori. L’avvio del confronto dovrà essere anche un’occasione per individuare e superare le criticità presenti nell’organizzazione aziendale, più volte da noi denunciate, e per ridisegnare uno schema di relazioni industriali più adeguato alla nuova articolazione aziendale.
Uilm Nazionale
Roma, 6 dicembre 2018