Il comunicato stampa di ieri da parte di Thales group in merito alle prospettive del segmento spaziale conferma la difficile situazione della country francese per le attività delle telecomunicazioni, oltre a quelle del Belgio e UK nell’ambito della JV Thales Alenia Space con Leonardo.
E’ da qualche anno che queste criticità hanno assunto un carattere strutturale.
Fim Fiom Uilm hanno chiesto più volte negli incontri del Comitato aziendale europeo di avere contezza dei costi di “non qualità” senza avere riscontro.
L’Italia invece, beneficia da tempo di importanti prospettive di crescita per le sue attività, in particolare per le attività dell’osservazione, esplorazione e navigazione, asset industriali presenti nel nostro Paese.
Thales ha annunciato un piano di riorganizzazione 2024-2025 nell’ambito della JV che riguarderà circa 1.300 posti di lavoro, di cui 1.000 in Francia.
Ad oggi, non è chiaro quali ripercussioni avrà questo piano di riorganizzazione sull’intera JV e quanto potrà influenzare la componente italiana. Non sono chiari gli obiettivi ed i vantaggi che potranno essere raggiunti a breve e lungo termine con questo piano.
Il timore è che lo sforzo che sta compiendo la parte italiana, per l’esecuzione di importanti volumi di carichi di lavoro, possa essere limitata: alle lavoratrici e lavoratori italiani è da tempo che viene richiesto un grande sforzo, per il mantenimento degli impegni assunti con i clienti, da cui dovrebbe conseguire una importante valorizzazione del lavoro svolto; l’accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale è un primo importante risultato.
La componente “motivazionale” è fondamentale in questo tipo di attività industriale, come il senso di responsabilità dimostrato dalle lavoratrici e dai lavoratori.
Inoltre, la crescita in Italia per i prossimi anni richiederebbero, come peraltro previsto, un rafforzamento degli organici per poter rispondere ai carichi di lavoro e per assicurare la tempistica di consegna e la qualità dei prodotti.
Riteniamo, dunque, che sia giunto il momento di fare chiarezza sulle strategie che la JV intende adottare per rilanciare l’alleanza italo-francese.
Per queste ragioni abbiamo chiesto un incontro urgente alla Direzione aziendale di TASI, e crediamo che contemporaneamente sia necessario la convocazione di un CAE straordinario per comprendere nei dettagli l’operazione e le relative ricadute nei Paesi all’interno della JV.
E’ giunto il momento che la dichiarata volontà di Leonardo di voler ridisegnare l’alleanza e l’organizzazione transnazionale in termini di peso e di governance all’interno della joint-venture sia affrontata, anche con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.
Fim Fiom Uilm lo chiedono per il bene della Francia, dell’Italia e dell’intera JV.
FIM FIOM UILM NAZIONALI