I lavoratori delle società del Gruppo Tecnosistemi, società tutte in Amministrazione Straordinaria, sono in attesa del riconoscimento del sostegno al reddito, che spetta a loro da gennaio 2009, come previsto dagli accordi sindacali sulla Cassa integrazione straordinaria in Deroga sottoscritti al Ministero del Lavoro.
A tutt’oggi la pratica per il definitivo riconoscimento non si è ancora perfezionata, pur non essendo noti ostacoli di sorta, ed è ferma al Ministero dell’Economia e delle Finanze in attesa della firma del Ministro, come prevede la procedura.
Quando questo passaggio sarà ultimato, la pratica dovrà tornare al Ministero del Lavoro, che provvederà ad inviarla all’INPS nazionale. A questo punto l’INPS nazionale darà il mandato alle INPS locali per la messa in pagamento ai lavoratori.
I tempi sono incerti. Quando l’iter sarà giunto a questo punto i tempi possono ulteriormente variare in relazioni alle decisioni delle sedi INPS locali.
In tutto questo iter burocratico i lavoratori e le ragioni per cui esiste questo sostegno al reddito sembrano non esistere.
È inaccettabile che si possa avere un tale ritardo, anche perché si vanifica una parte importante dell’effetto e dell’efficacia di strumenti di tutela, già modesti, individuati per questi lavoratori.
I Tempi incomprensibilmente lunghi, che si sono determinati, per diverse ragioni, compresi i contenziosi tra Regioni e Governo sulle risorse, hanno gettato nella tragedia centinaia di famiglie che si trovano senza un euro da 9 mesi ed esposti, in taluni casi, a pesanti indebitamenti.
Purtroppo non è l’unico caso e altri lavoratori denunciano ritardi di queste proporzioni.
In questo Paese si ha la sensazione che solo se ci sono atti drammatici ed eclatanti dei lavoratori si può essere ascoltati. Una pratica incivile, ma che sembra l’unica alternativa all’essere ignorati o peggio calpestati.
In questi giorni dopo gli ennesimi solleciti da parte sindacale, gli uffici ministeriali interessati hanno ribadito l’impegno a verificare e accelerare l’iter. Promesse positive, ma già fatte nei mesi scorsi e a tutt’oggi disattese. Continueremo a sollecitare e ad insistere, con tutte le iniziative opportune. E’ evidente che ci sono gravi ritardi del Governo anche sulla gestione degli ammortizzatori sociali.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 2 settembre 2009