“Ci attendiamo, a partire dall’incontro di domani, un segnale importante da parte dell’azienda nella direzione delle richieste dei sindacati per un giusto riconoscimento del lavoro svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori di Technogym che con grandi sacrifici, sia nel periodo della pandemia che in questa fase di ripresa dei volumi produttivi, non hanno fatto mai mancare il loro impegno. I benefici della ripresa economica devono essere riconosciuti anche a chi quotidianamente contribuisce a creare la ricchezza di questa importante azienda manufatturiera della provincia di Cesena”. Lo dichiara Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm del settore, alla vigilia dell’incontro che si terrà domani primo luglio nella sede di Confindustria Forlì fra i sindacati metalmeccanici e la direzione aziendale Technogym.
“Le solide prospettive industriali e di vendita confermate dai dati economici dichiarati da Technogym già nel primo trimestre di quest’anno offrono le condizioni per una risposta che tutti i lavoratori attendono da tempo – sottolinea Gambardella – Non è possibile apprendere dichiarazioni aziendali che enfatizzano previsioni di utili in salita, legittime distribuzioni di dividendi e plusvalenze agli azionisti senza che una parte della ricchezza venga distribuita anche alle lavoratrici ed ai lavoratori attraverso la contrattazione aziendale con i sindacati”.
“Dopo il rinnovo del CCNL con Federmeccanica-Assistal – aggiunge – si deve procedere, anche in tutte le aziende della provincia cesenate, con la stagione dei rinnovi dei contratti integrativi di secondo livello, a partire dai temi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro fino a quelli relativi al salario”.
“Per l’azienda leader nel settore del fitness questo appuntamento può essere una grande opportunità di valorizzazione complessiva dell’azienda in un ritrovato spirito di condivisione degli obiettivi di crescita con le organizzazioni sindacali” continua.
“Se si vuole che Technogym venga considerata patrimonio dell’umanità bisogna incominciare a valorizzare l’umanità che lavora dentro di essa” conclude.
Ufficio stampa Uilm