Nella giornata dell’11 Luglio la Direzione aziendale ha incontrato il coordinamento nazionale FIM-FIOM-UILM presso la UIR di Roma, formalizzando una nuova proposta sul salario, che il coordinamento nazionale ha ritenuto ancora insufficiente.
Nella proposta l’azienda ha aumentato le quantità economiche inizialmente proposte nel precedente incontro sul PDR (480€ a regime) e il “Superminimo collettivo non assorbibile” (160€ a regime) portandole rispettivamente a 1000€ sul PDR e 500€ per il “Superminimo collettivo non assorbibile” aggiuntive a quanto oggi già erogato secondo il seguente schema:
LivelloC3 | Aumento PDR | Nuovo teorico PDR | Aumento Sup. Min. No Ass, | Nuovo Sup. Min. No Ass,
mensile |
2023 | 250€ | 2550€ | 18,46€ | |
2024 | 150€ | 2700€ | 100€ | 26,15€ |
2025 | 300€ | 3000€ | 250€ | 45,38€ |
2026 | 300€ | 3300€ | 150€ | 56,92€ |
Totale | 1000€ | 500€ |
Unitamente alla proposta economico l’Azienda a comunicato che, al momento, intende riconoscere il mancato assorbimento degli aumenti contrattuali solo per gli anni 2023 e 2024.
Inoltre, dopo che il Coordinamento Nazionale ha chiesto esplicitamente anche la posizione riguardante il CIPI, l’Azienda ha dichiarato di essere disponibile ad incrementarlo percentualmente (rispetto alla richiesta nella piattaforma del 30%) ma che su tale intende aprire il confronto dopo la chiusura estiva, senza esplicitare le percentuali di incremento che sarebbe disposta a riconoscere.
Il Coordinamento Nazionale FIM FIOM UILM ha ritenuto la proposta ancora insufficiente, seppur migliorativa rispetto alla precedente, ribadendo tuttavia le seguenti richieste per poter raggiungere una intesa sulla parte salariale:
- un punto imprescindibile è il riconoscimento del mancato assorbimento per tutta la vigenza dell’integrativo;
- gli aumenti del PDR, pur ritenendoli ancora insufficienti, è necessario che siano inseriti esclusivamente sugli indicatori italiani
- il “Superminimo collettivo non assorbibile” necessità di un ulteriore incremento per renderlo avvicinabile alle altre realtà del settore dell’aerospazio
- Sul CIPI ci deve essere un affidamento che gli incrementi percentuali nella trattativa di settembre dovranno essere in linea con gli incrementi previsti per il PDR e il “Superminimo collettivo non assorbibile”
- L’azienda dovrà prima dell’intesa sulla parte salariale, dire quali altri punti presenti nella piattaforma è disponibile a discutere per poter raggiungere la sottoscrizione dell’integrativo di gruppo.
L’azienda in conclusione ha dichiarato di voler riflettere e fare delle valutazioni rispetto alle richieste da parte del Sindacato sui temi economici trattati nella giornata, proponendo un nuovo incontro per la giornata del 27 Luglio.
Nel prossimo incontro riteniamo indispensabile chiudere un intesa complessiva sulla parte salariale. Qualora questo non si realizzasse saremo costretti ad indire lo stato di agitazione e prevedere consequenziali iniziative di sciopero, perché non è comprensibile che TASI – ALTEC, con carichi di lavoro così importanti, non si concretizzi una reale ridistribuzione della ricchezza prodotta come del resto sta avvenendo negli altri Paesi del gruppo Thales.
Coordinamento nazionale TASI/ALTEC
FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL Nazionali