“Se a Catania la Stm investe 200 milioni mentre destina 2 miliardi di dollari ad altro stabilimento in Italia, io penso che qualche preoccupazione sia giusto averla. Non dobbiamo creare allarmismo ma è necessario che Regione, Comune e organizzazioni sindacali, tutti assieme, si facciano sentire per chiedere all’azienda quali sono le prospettive di questo sito produttivo”. Così il Segretario Generale della Uilm-Uil, Rocco Palombella, stamattina a Catania per un’assemblea con i lavoratori della Stm sul nuovo contratto nazionale collettivo.
Il leader Uilm, dopo l’assemblea con i lavoratori di Stm ha incontrato i dipendenti della società aerospaziale Leonardo, dove ha aggiunto: “Sicilia, Campania, Sardegna e Calabria sono regioni in cui il reddito è più basso e più alto è il disagio sociale, quindi realtà come Stm possono e devono fare la differenza”.
“Per questo – continua Palombella – sono felicissimo di essere venuto qui a presentare il contratto nazionale di lavoro che è per nulla secondario rispetto agli obiettivi di crescita del territorio. Il contratto, che interessa un milione 400 mila metalmeccanici, non contiene solo richieste salariali e normative ma anche obiettivi di sviluppo”.
“Purtroppo – prosegue – nel nostro Paese da anni non si parla di sviluppo e non si ragiona su come creare ricchezza. Ricchezza per tutti. Ecco perché con il contratto vogliamo pure discutere di industria innovativa e qualità del posto di lavoro. Prevediamo di farlo aprendo tavoli tematici non solo con Federmeccanica ma anche con il Governo”.
“Noi – conclude – sappiamo bene che, quando le imprese chiudono, muore una comunità. Basti pensare all’esperienza siciliana di Termini Imerese”.
All’assemblea in Stm hanno partecipato anche il segretario territoriale Uilm, Matteo Spampinato, e Giuseppe Caramanna, componente della Segreteria Uilm di Catania.
Ufficio stampa Uilm