Il 24 ottobre 2022 presso Assolombarda di Monza, il Coordinamento sindacale ha incontrato la Direzione aziendale per l’informativa annuale prevista dal CCNL: all’incontro hanno partecipato i vertici della società e i responsabili dei Gruppi e degli stabilimenti.
Gli indicatori produttivi, economici, finanziari e occupazionali segnano importanti incrementi: quello dal punto di vista sindacale più importante, il dato occupazionale porta STm in Italia a sfiorare i 12 mila dipendenti a tempo indeterminato di cui poco meno della metà, il 48%, opera in ambito “manufacturing”.
Tra i tanti temi trattati, quattro ci sembrano gli aspetti più importanti emersi nella riunione:
- La ST ha imboccato un importante percorso di sviluppo che la porterà a soglie di fatturato molto consistenti nei prossimi 3/5 anni e questo è avvenuto individuando i “filoni tecnologici” giusti, l’automotive, e in particolare la trazione elettrica, il SIC di cui parleremo più avanti, l’industriale, i Mems.
- L’avvio di Ag300, (prima detto R3), che ha prodotto le prime “fette” con risultati assai positivi e che garantirà all’Azienda un potenziale produttivo importante per il futuro.
- L’investimento sui substrati in carburo di silicio, che saranno prodotti a Catania in un sito contiguo a quello attuale con un investimento di 730 milioni di euro di cui 280 concessi dalla Repubblica Italiana, autorizzata dall’Unione Europea, dove verranno prodotti “wafer” in SIC fino all’epitassi con un’occupazione aggiuntiva di 700 addetti. La Direzione ha inoltre spiegato che costruirà un fabbricato collegato alla produzione di SIC, dove verranno svolte attività di produzione di non meglio precisati “dispositivi finali” con un investimento di 1,2 Mld di dollari. Nonostante le ripetute domande sulle ricadute occupazionali di questa iniziativa, la Direzione non ha fornito ulteriori elementi. Ma di certo ci saranno occasioni per approfondire questi ulteriori sviluppi.
- Finalmente, la Politica al livello più rilevante, che quello europeo, è tornata a occuparsi di politiche industriali per la microelettronica e su questo le Organizzazioni sindacali con il coinvolgimento delle Istituzioni nazionali e regionali, dei giornali e dell’opinione pubblica dovranno mantenere alta l’attenzione sia per l’importanza in sé della produzione di microelettronica, sia per il contesto incerto della geopolitica.
Quanto sopra riportato, nonché l’impegno nel quotidiano per creare nuovi spazi produttivi e installare nuove macchine di cui si è discusso durante l’informativa, descrivono un quadro molto positivo sulla situazione di ST, ma proprio questo ci deve spingere a una forte azione sindacale:
- per redistribuire la ricchezza prodotta e sostenere le retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici di ST,
- per ottenere nuovi diritti e tutele,
- per aumentare la “buona occupazione” stabile, cominciando da chi ha fatto i “summer job” e dai “pony”.
Per fare questo occorre elaborare e definire una piattaforma di richieste: noi della Uilm ne abbiamo e abbiamo già iniziato a discuterne nelle assemblee e nelle consultazioni con i lavoratori e le lavoratrici.
Andranno ovviamente condivise dalle Organizzazioni sindacali e dalle RSU, illustrate nelle assemblee ai lavoratori e alle lavoratrici, fatte votare e poi presentate alla Direzione per aprire il negoziato per il rinnovo dell’integrativo.
Uilm nazionale, di Catania, di Milano, Monza e Brianza
Le RSU Uilm