Il Coordinamento nazionale Uilm di Stellantis chiede con fermezza un incontro con i vertici del nuovo management, per instaurare un confronto sui cambiamenti intrapresi nelle realtà italiane all’indomani della fusione e di astenersi da azioni unilaterali.
La Uilm è consapevole che il settore auto sta attraversando una trasformazione profondissima e che i produttori tradizionali sono chiamati ad una grande sfida per la stessa sopravvivenza. Al contempo è interesse innanzitutto dei lavoratori che l’industria italiana torni ad essere competitiva, poiché ciò rappresenta la premessa indispensabile per la tutela occupazionale di lungo periodo.
Proprio per questo la Uilm rivendica un confronto che entri nel merito, sia a livello nazionale sia a livello aziendale, delle azioni di riorganizzazione a ben vedere già avviate. È nostro dovere fare tutto ciò che è possibile per evitare che il processo aziendale di recupero sui costi si traduca in azioni mortificanti per i lavoratori o comporti ricadute socialmente inaccettabili, dentro e fuori del perimetro Stellantis.
È giusto cercare di tagliare gli sprechi, ma questo non può costituire il motivo o la scusa per un peggioramento delle condizioni di lavoro, per un ritorno al passato. Le fabbriche del futuro devono essere luoghi sicuri e vivibili, in cui la qualità del prodotto deve accompagnarsi alla qualità della prestazione lavorativa. Perfino la sfida di mercato siamo certi che sarà vinta da chi saprà offrire prodotti e servizi al cliente adeguati e innovativi.
Al contempo rinnoviamo al Governo la richiesta di convocare il tavolo di settore: le altre potenze industriali si stanno organizzando per difendere la loro industria e accompagnarla nel processo di trasformazione e di competizione internazionale; un ulteriore ritardo dell’Italia produrrebbe un disastro occupazionale ed economico, soprattutto nelle imprese dell’indotto.
Uilm Nazionale