“Dopo la grande mobilitazione di Torino, che ha visto la partecipazione di oltre 12 mila lavoratori e cittadini, chiediamo all’amministratore delegato di Stellantis di fissare un incontro urgente per ricevere risposte concrete alle richieste che sono alla base della protesta. L’incontro svolto due giorni prima dello sciopero di Torino, oltre a non aver affrontato le problematiche che investono tutti gli stabilimenti, addirittura ha alimentato ulteriori preoccupazioni nei lavoratori e nel Paese. La conferma è che nei siti produttivi nulla è cambiato, anzi la situazione peggiora di giorno in giorno. Aumentano le ore di cassa integrazione per le fermate produttive e continuano i tagli nelle aziende dell’appalto e della logistica. Dopo Melfi, la situazione è drammatica anche a Cassino, dove i 225 lavoratori di cinque aziende rischiano di perdere il posto di lavoro. Dopo i tagli al personale in queste aziende, la situazione igienico-sanitaria nei siti è preoccupante. Condanniamo questa scelta di Stellantis e chiediamo di ripristinare un clima di normalità, richiamando a lavoro tutti i lavoratori interessati per garantire la salute e sicurezza. Siamo al fianco dei lavoratori di Atlas, Iscot, De Vizia, TeknoService e Logitech che hanno aderito in massa allo sciopero di questa mattina. Da un Gruppo che ha ottenuto quest’anno record di utili per oltre 18,6 miliardi, in aumento dell’11% rispetto al 2023, ci aspettiamo una maggiore considerazione del valore di tutti i lavoratori, a partire da quelli dell’indotto che sono i più esposti”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.stellantis
Ufficio stampa Uilm