“Nonostante il difficilissimo contesto, Stellantis oggi ha aggiunto elementi importanti al piano strategico per l’Italia, con due fondamentali novità su Termoli e su Pomigliano e con la conferma degli impegni presi su tutti i nostri stabilimenti. Pandemia, transizione all’elettrico, crisi delle forniture e da ultimo tragici eventi bellici rappresentano un rischio gravissimo per l’automotive e per tutta l’industria, di conseguenza il rinnovato impegno di Stellantis in Italia diventa ancor più prezioso”. Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.
“Siamo sollevati dal fatto – spiegano Palombella e Ficco – che è stata finalmente annunciata come imminente la sigla dell’accordo fra Governo e Stellantis per la costruzione della Gigafactory a Termoli, anche se naturalmente attendiamo l’ufficiale perfezionamento da parte della joint venture di cui Stellantis è parte. La costruzione di una fabbrica di batterie è difatti essenziale per la tenuta della intera catena produttiva italiana impegnata nel delicato passaggio all’elettrico e pare che il Governo abbia iniziato ad accogliere almeno parte delle richieste che abbiamo avanzato insieme agli industriali sul settore automotive”.
“Inoltre a Pomigliano – proseguono Palombella e Ficco – la nuova Alfa Tonale è ai blocchi di partenza e al contempo è stata deliberata la prosecuzione della produzione della Panda fino al 2026, con effetti positivi anche sulla fabbrica di meccanica di Torino che ne produce i cambi. Con una panoramica generale su tutti i siti Stellantis ha infine confermato gli impegni assunti nei confronti del nostro Paese: a Melfi si conferma la assegnazione della futura piattaforma medium che avrà quattro modelli multimarca; a Mirafiori si procede con la nuova piattaforma Maserati e gli imminenti lanci della gran turismo e della gran cabrio; a Cassino è prossimo il lancio della Maserati Grecale; a Modena è partita la super sportiva MC20 fra poco anche nella versione spider; la fabbrica di Atessa continuerà ad essere strategica nel progetto di crescita nel settore dei veicoli commerciali per cui sarà costituita una apposita business unit, cosa di cui beneficeranno anche le fabbriche di Verrone e di Pratola Serra, che produrrà l’intera gamma di motori diesel per tutti i veicoli commerciali del gruppo; per VM si prevede di espandere la produzione dei motori marini e di specializzare il sito su ulteriori competenze legate all’elettrico, ma su questo punto occorrerà assolutamente un ulteriore aggiornamento già programmato per il prossimo incontro in sede ministeriale”.
“La volontà di Stellantis di crescere – concludono Palombella e Ficco – proprio nei segmenti di alta gamma con marchi in prevalenza italiani rappresenta una grande opportunità per noi. Ma ci sono anche rischi su cui dovremo continuare a vigilare con attenzione: il passaggio all’elettrico da una parte ridurrà l’occupazione e dall’altra imporrà riduzione di costi, che noi chiediamo non avvenga a scapito né dei salari né delle condizioni di lavoro. In ogni caso l’incognita maggiore per il prossimo futuro è rappresentata dalla crisi delle forniture, che potrebbe aggravarsi ed estendersi a causa dei drammatici eventi internazionali e per cui chiediamo un interessamento attivo del Governo, nonché iniziative concrete come ammortizzatori sociali specifici che scongiurino il rischio di licenziamenti nelle innumerevoli aziende dell’indotto”.