“Il confronto di oggi con i vertici Stellantis ci ha consentito di approfondire alcuni aspetti del piano industriale che potrebbero avere importanti implicazioni per i lavoratori, anche se naturalmente si è rimasti sulle questioni strategiche di fondo e non si è entrati in quel dettaglio che invece costituisce la materia di discussione a livello nazionale. L’aspetto probabilmente più rilevante per l’Italia è l’intenzione di Stellantis di accrescere la presenza nei segmenti premium e del lusso su cui sono incentrate le missioni produttive dei nostri stabilimenti”. Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm resposnabile del settore auto, al termine dell’incontro fra la Direzione di Stellantis e gli ex comitati europei sindacali congiunti di FCA, Peugeot e Opel.
“L’obiettivo di Stellantis – spiegano Palombella e Ficco – è portare dal 4% allo 11% dei ricavi il marchio del lusso Maserati e i tre marchi premium Alfa Romeo, DS e Lancia. Ciò costituisce una importante opportunità di crescita per le nostre produzioni, innanzitutto in ragione del fatto che le fabbriche italiane sono per lo più già incentrate sulla produzione di modelli di alta gamma, e inoltre per via della italianità di ben tre dei quattro marchi di cui si persegue la crescita”.
“Resta però – aggiungono Palombella e Ficco – la grande incognita della transizione verso l’elettrificazione e la guida autonoma. Dal punto di vista sindacale, la transizione ci porterà ad affrontare un duplice ordine di problemi: da una parte la riduzione dei posti di lavoro e dall’altra la dichiarata necessità di ridurre i costi di produzione. Come sindacato stiamo provando a raggiungere accordi che permettano un calo della occupazione in modo socialmente accettabile e un incremento della competitività senza intaccare diritti e condizioni di lavoro. Un altro aspetto di sicuro impatto per i lavoratori con qualifica impiegatizia è la volontà di mantenere un ampio ricorso allo smart working, che ci vede favorevoli ma impegnati a contrattare tutele specifiche e a scongiurare possibili abusi”.
“Per l’Italia – concludono Palombella e Ficco – si sta giocando una partita assolutamente decisiva. Ci batteremo per salvaguardare gli stabilimenti e i lavoratori italiani, ma siamo assolutamente consapevoli che questa battaglia non possiamo vincerla da soli, ma occorrerà grande trasparenza da parte di Stellantis e finalmente una politica industriale da parte del Governo. Una prima partita essenziale per l’Italia è la conferma della costruzione a Termoli della fabbrica di batterie: speriamo che all’incontro ministeriale del 10 marzo Governo e Stellantis siano in grado di annunciarci il raggiungimento dell’agognato accordo”.
Ufficio stampa Uilm