Stellantis, Ficco-Lomio (UILM): “Parte piano industriale per Melfi anche con quinta vettura”

“Con l’esposizione del piano industriale per lo stabilimento Stellantis di Melfi avvenuta oggi in modo ufficiale, finalmente si concretizza un lavoro sindacale partito con l’accordo del 2021, portato avanti negli anni anche quando sembrava più difficile e da ultimo sostenuto con una grande mobilitazione regionale del settore automotive”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Marco Lomio, segretario generale della Uilm Basilicata.

“Particolare soddisfazione – commentano Ficco e Lomio – arriva dal fatto che, ai 4 modelli su piattaforma STLA Medium nata appositamente per raggiungere gli obiettivi di elettrificazione, si aggiunge il quinto, vale a dire la Jeep Compass, che verrà prodotta non solo nella versione totalmente elettrica ma anche in una nuova versione ibrida di ultima generazione. La quinta vettura sarà importantissima per aumentare la produzione di auto a Melfi e dunque per tutelare l’occupazione. Tuttavia, nessuno può conoscere il numero di vetture che si faranno con l’elettrico poiché questo settore ha ancora un forte bisogno di sostegno pubblico”.

“Ora che come sindacato siamo riusciti a portare a termine il nostro lavoro, speriamo – aggiungono Ficco e Lomio – che anche le istituzioni pubbliche, e in particolare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, facciano quanto di loro competenza, a iniziare dal varo di incentivi coerenti col percorso di elettrificazione stabilito dalla Unione Europea. La politica ha deciso che si deve passare all’elettrico e dunque è la politica ora che deve rendere questa tecnologia accessibile a tutti i cittadini”.

“Questo di oggi – concludono Ficco e Lomio – è anche il presupposto per il patto per l’automotive di Melfi a beneficio dell’intera filiera dell’indotto. La fabbrica di Stellantis ha un futuro delineato, ma anche in questo caso tutte le parti devono dare il loro contributo per rendere competitivo l’intero sistema industriale lucano”.

Ufficio Stampa UILM