STELLANTIS: DOCUMENTO DEL COORDINAMENTO NAZIONALE UILM

La Uilm apprezza la scelta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di sostenere la produzione nazionale

La Uilm ha stipulato in questi anni importanti accordi con Stellantis, dalle riorganizzazioni di Melfi e di Mirafiori del 2021, al rinnovo del Contratto specifico di lavoro del 2023, alle innumerevoli intese intercorse in ogni stabilimento, al fine di garantire sia condizioni di lavoro e salario dignitosi sia condizioni di competitività necessarie a salvaguardare e sviluppare la presenza industriale in Italia.
Questi accordi, a volte sofferti, stanno dando i loro frutti più evidenti nell’anno in corso, da una parte con gli aumenti retributivi pattuiti nel CCSL dell’8 marzo e dall’altra con la salita produttiva in corso in molti siti, resa possibile anche dalla risoluzione della crisi degli approvvigionamenti dei materiali, in particolare dei microchip. I circa settecentomila veicoli del 2022, di cui duecentomila veicoli commerciali leggeri, nel complesso si stima che stiano salendo del 15% nel primo semestre 2023.
Accogliamo quindi con soddisfazione la scelta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di intervenire nel settore automotive per cercare di supportare l’obiettivo di un milione di vetture.
Anzi nelle giornate del 7 e del 10 luglio abbiamo proclamato uno sciopero della intera categoria dei metalmeccanici, per rivendicare una efficace politica industriale in questa fase di complessiva ridefinizione delle catene del valore innescata delle drammatiche tensioni geopolitiche che stanno scuotendo gli equilibri internazionali.
Nell’offrire la nostra più leale collaborazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con cui il prossimo incontro è previsto il 24 luglio, avanziamo questioni specifiche che confidiamo possano ricevere una risposta tempestiva: bloccare lo standard di motore euro 7 che rischia di produrre nel prossimo futuro un crollo delle vendite; spendere presto e bene gli oltre 5 miliardi stanziati per l’automotive anche per sostenere le imprese dell’indotto nella transizione all’elettrico; modulare gli incentivi all’acquisto delle autovetture sulla base delle normative europee che obbligano a vendere quote crescenti di auto ibride e elettriche; prevedere specifici ammortizzatori sociali e percorsi di riqualificazione professionale per fronteggiare ricadute occupazionali della transizione all’elettrico; non limitarsi agli impegni di principio ma affrontare le questioni concrete da cui dipende il futuro degli stabilimenti italiani dalla costruzione della gigafactory a Termoli, alla allocazione della erede della Panda a Pomigliano, dall’avvio della piattaforma large a Cassino, alla coesistenza dello stabilimento di Atessa con il suo gemello in Polonia, dal rafforzamento delle funzioni di ricerca e sviluppo al chiarimento del nuovo assetto delle funzioni di staff come la sorveglianza.
L’obiettivo della Uilm resta la piena occupazione e a questo scopo chiediamo di aumentare le postazioni adattate alle esigenze dei lavoratori con ridotte capacità lavorative. Gli ultimi segnali, quali la quinta vettura a Melfi, la Hornet a Pomigliano e gli investimenti a Mirafiori, vengono incontro a nostre precise richieste e ci incoraggiano a proseguire sulla strada percorsa sino ad ora, a tutela dei lavoratori di Stellantis e dei tanti che lavorano nelle imprese della componentistica.

Coordinamento Nazionale UILM Stellantis