La ST dichiara che le persone sono il suo più importante asset e riteniamo questa affermazione importante.
Poi a Catania si promuove un’azione disciplinare che si è conclusa con un licenziamento di un padre di famiglia nonché componente del consiglio territoriale della Uilm, guarda caso, mentre si sta votando il rinnovo della RSU catanese.
Magari ci sbagliamo, ma qualche sospetto ci nasce spontaneo.
Ad Agrate (in un sito con oltre 5000 dipendenti) viene licenziata una lavoratrice con gravi condizioni di salute perché non ci sarebbe una posizione compatibile con le limitazioni dell’interessata.
Inoltre, veniamo a sapere che in Francia nell’ultimo trimestre del 2023 ha ricevuto due condanne, una per discriminazione di genere e una per discriminazione sindacale.
E questo nonostante gli importanti risultati realizzati negli ultimi anni grazie all’impegno dei lavoratori e delle lavoratrici.
Ma forse sono proprio i grandi risultati a generare una sorta di senso di onnipotenza del management che li porta a questi atteggiamenti che però hanno un grave impatto sugli interessati.
Pensiamo che il management debba svolgere una riflessione su questi atteggiamenti.
Per parte nostra, con i comunicati ai lavoratori e alla stampa, con le iniziative di sciopero ma soprattutto mettendo tutto il nostro impegno per vincere nuovamente le elezioni a Catania, saremo da pungolo per questa necessaria riflessione.
Uilm Nazionale