Domani, dalle 10, le lavoratrici e i lavoratori della Softlab saranno sotto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per chiedere la convocazione del tavolo di crisi, visto il perdurare del silenzio istituzionale.
È intollerabile che un’impresa che ha appena ricevuto 12 milioni di euro dallo Stato, attraverso il fondo Grandi Imprese in Difficoltà, sia nuovamente in condizione di non pagare gli stipendi.
Una situazione inammissibile nella quale le istituzioni hanno il dovere di monitorare l’utilizzo dei fondi pubblici in un contesto nel quale l’azienda, in assenza di un piano industriale credibile, drena risorse pubbliche e socializza con i lavoratori e le lavoratrici le perdite, scaricando su di loro le difficoltà e l’incapacità manageriale dell’impresa.
Non è accettabile che le lavoratrici e i lavoratori siano costretti per l’ennesima volta a mobilitarsi, per chiedere che l’azienda paghi gli stipendi, saldi i debiti col personale e soprattutto affinché il Ministero vigili sui tavoli di crisi.
Ci aspettiamo che a partire da domani si lavori per portare risposte concrete alle famiglie impattate e chiarezza sull’uso dei fondi finanziati dalla collettività.
Uffici stampa di Fim, Fiom, Uilm nazionali