Una situazione ormai insostenibile quella che si trovano a vivere le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Softlab la cui crisi da due anni peggiora costantemente con i ritardi nel pagamento dello stipendio che sono passati da alcuni giorni a un mese.
Eppure, il gruppo Softlab potrebbe contare su competenze eccezionali, lavoratrici e lavoratori dall’alta professionalità che hanno portato in passato ad acquisire anche commesse importanti, è quindi legittimo il dubbio che si sia di fronte ad una gestione manageriale negativa che sta soffocando le potenzialità per l’assenza di un piano industriale credibile.
Nei mesi si sono susseguite cessioni di ramo e affitti decennali tra le società del Gruppo che non sembrano essere orientate alla creazione di un razionale sviluppo e che aumentano invece i timori della creazione di bad e good companies nel Gruppo.
Soprattutto non arrivano risposte generali e non partono le attività industriali per le quali Softlab ha ricevuto un lauto sostegno economico da parte di Jabil con la condivisione delle istituzioni nazionali e regionali per i processi di reindustrializzazione nel campo dell’elettronica che non hanno generato nulla se non cassa integrazione continua per le persone che sono entrate nel Gruppo.
Il timore di un collasso è sempre più forte e per questo le OO.SS. insieme alle RSU/RSA e alle lavoratrici e ai lavoratori hanno deciso di indire per martedì 13 settembre iniziative di mobilitazione territoriali e di chiedere al Mise che convochi con urgenza il tavolo di confronto.
Non c’è più tempo da perdere:
- il Ministero verifichi che il gruppo Softlab rispetti gli impegni che ha sottoscritto in sede istituzionale e che venga prodotto un piano industriale in grado di invertire il precipitare dell’impresa;
- l’Azienda regoli immediatamente stipendi e contributi e presenti un piano industriale smettendo di scaricare sulle lavoratrici e i lavoratori la crisi finanziaria che ha generato.
Sono necessarie soluzioni urgenti che rispondano alla necessità di garantire l’occupazione di tutti i siti e la continuità aziendale.
Fim, Fiom, Uilm nazionali