Oggi si è tenuto il Coordinamento unitario di Fim, Fiom, Uilm in presenza e in remoto, per discutere e analizzare le proposte aziendali emerse nell’ultimo incontro del 10 luglio u.s..
Dall’analisi fatta da tutto il Coordinamento, la proposta aziendale è stata ritenuta inaccettabile per i seguenti punti:
- il restringimento della platea interessata dal Contratto di solidarietà;
- l’aumento delle percentuali di solidarietà, fino a un picco massimo individuale del 50%;
- deroga alla parte dell’integrativo riguardante il pasto meridiano, che l’azienda vorrebbe portare da 13,50 euro a 8 euro;
- l’abbassamento dell’incentivo per il lavoratori che raggiungerebbero i requisiti pensionistici attraverso la Naspi.
Dal coordinamento sono emerse forti preoccupazioni rispetto agli scenari globali Sirti Spa, dove da una parte si chiedono ulteriori sacrifici alle lavoratrici e ai lavoratori e, dall’altra, si partecipa a tavoli di trattative su interessamenti e/o acquisizioni di altri pezzi di società operanti nel mercato delle installazioni, nonché all’assunzione di nuovo personale.
Infine, destano ulteriori preoccupazioni le continue voci di un interessamento di altre società alla vendita di BU Transportation, della Sirti Spa che aggraverebbe lo scenario occupazionale.
Fim, Fiom e Uilm, ribadiscono che il piano sociale iniziato nel 2019 fissava dei punti per loro imprescindibili, che sono:
- un’estensione massima della platea dei lavoratori da coinvolgere, per non avere il picco di 50% di solidarietà su ciascun lavoratore;
- abbassare la platea interessata dall’esubero;
- un piano sociale non può prevedere la deroga a un pezzo di salario che i lavoratori hanno conquistato con fatica attraverso un integrativo siglato due anni fa, che non veniva rinnovato da oltre quindici anni.
Per tutte queste ragioni il Coordinamento nazionale ha deciso di proclamare lo stato di agitazione permanente delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dallo sciopero di due ore, proclamato per il giorno 28 luglio con articolazioni territoriali a sostegno della vertenza.
Fim, Fiom, Uilm nazionali hanno inviato richiesta di urgente incontro al Mise, quale organo istituzionale garante del piano sociale sottoscritto, in quella sede, nel 2019.
Fim, Fiom, Uilm nazionali