Si è tenuto in data odierna, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, una riunione fra i rappresentanti di Semitec, Fim Fiom Uilm Nazionali ed i rappresentanti del Ministero del Lavoro per una verifica della situazione aziendale.
La Direzione aziendale di Semitec ha dichiarato di aver depositato presso il Tribunale di Roma la domanda di Concordato Preventivo.
L’11 marzo p.v. si terrà una assemblea dei soci che assumerà decisioni definitive a seguito del fermo aziendale.
Il prossimo 19 marzo si svolgerà un incontro tra i rappresentanti del Ministero del Lavoro e Semitec per la verifica dei requisiti per l’eventuale richiesta di ammortizzatori sociali.
Nel corso della riunione odierna i rappresentanti di Semitec hanno ribadito la mancanza di liquidità per far fronte al pagamento degli stipendi arretrati e di tutte le altre spettanze; nessuna soluzione è emersa dalla discussione per individuare una soluzione per dare continuità industriale e per il mantenimento dell’occupazione.
Inoltre, l’azienda ha continuato a dichiarare la disponibilità a commesse di lavoro senza dimostrarne l’esistenza e la dislocazione territoriale.
Al tavolo ministeriale l’azienda ha riproposto come unica soluzione l’attribuzione delle commesse Grandi Stazioni in capo al consorzio Manital (in Amministrazione straordinaria) che, purtroppo, non sono nelle disponibilità dei soggetti convenuti alla discussione.
Fim Fiom Uilm, sostenute dal MiSE, hanno ribadito la gravità del mancato pagamento degli stipendi e delle insostenibili conseguenze e dei gravi danni arrecati alle famiglie dei lavoratori.
Le Organizzazioni sindacali hanno chiesto all’AD di Semitec di sollecitare l’azionista IGI Investimenti ad individuare gli strumenti per immettere liquidità in azienda, pagare gli stipendi e riavviare le attività lavorative.
Fim Fiom Uilm hanno auspicato che nella prossima assemblea dei soci di adottino provvedimenti per superare la crisi, dare continuità aziendale e nuove prospettive a Semitec.
In caso contrario le Organizzazioni sindacali avvieranno tutte le iniziative per individuare le responsabilità di questa vicenda che, a tutt’oggi, appare poco chiara, a partire dal passaggio di proprietà dal gruppo Siram Veolia avvenuta a meno di due anni di distanza e presentata come una soluzione di prospettiva.
Fim, Fiom, Uilm nazionali