Scm Group; dichiarazioni di Enrico Azzaro: “Impedito da lavoratori iscritti alla Fiom ai sindacalisti di Uilm e Fim di tenere assemblea informativa sui contenuti dell’intesa per la riorganizzazione del gruppo firmata unitariamente lo scorso 14 gennaio”

Dichiarazioni di Enrico Azzaro, responsabile di settore per la Uilm nazionale

“Un episodio inquietante e da stigmatizzare con vigore”.
Così Enrico Azzaro, sindacalista della Uilm nazionale che ha firmato unitariamente l’intesa per la riorganizzazione del gruppo Scm, definisce l’episodio accaduto questa mattina nello stabilimento di Rimini. “Volevamo illustrare- racconta Azzaro – i contenuti dell’intesa sottoscritta insieme ai metalmeccanici di Cgil e Cisl con l’azienda lo scorso 14 gennaio, ma un corposo gruppo di lavoratori, in gran parte iscritti alla Fiom, lo ha impedito a me e al collega della Fim, Bentivogli. Anzi, quei facinorosi hanno fatto di più. Hanno invitato i lavoratori che volevano esserci a lasciare la sala, perché le nostre due organizzazioni non meritavano di essere ascoltate. E per fortuna che dovevamo spiegare ragioni sottoscritte insieme, altrimenti chissà cosa sarebbe accaduto. A Rimini per colpa della Fiom il sindacato ha vissuto una giornata buia. Una vergogna!”. E’ importante ricordare che la Scm Group è un’azienda “leader” nel settore della produzione di macchine per legnami e conta circa 1.900 dipendenti dislocati nei siti di Thiene, in provincia di Vicenza (320 addetti); Pesaro (300 unità); e Rimini (1.300 lavoratori). Il 14 gennaio al Ministero del Lavoro è stato firmato tra le parti un accordo che prevede, tra le altre cose, che l’azienda in questione “potrà attivare una procedura di mobilità riguardante i lavoratori volontari e che matureranno l’età pensionabile nell’arco di vigenza degli ammortizzatori sociali previsti”. Insomma, un’intesa firmata da tutti, anche dalla Fiom.
“Eppure – sottolinea il sindacalista della Uilm – quell’aver invitato i lavoratori ad uscire per non ascoltarci, oltre che un atto lesivo nei confronti del lavoro che abbiamo svolto insieme, rappresenta un segnale di forte debolezza da parte dei metalmeccanici della Cgil. Purtroppo, questi atteggiamenti antisindacali li pagano anche i lavoratori”.

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 19 gennaio 2009