Le RSU UILM del Coordinamento Schneider unitamente alle strutture sindacali territoriali e nazionali si è riunito a Bergamo, sede amministrativa del gruppo francese. Nel corso della giornata è avvenuto per la Uilm nazionale il passaggio di competenze e responsabilità da Michele Lombardo ad Enrico Azzaro.
Nella giornata si è discusso della profonda crisi economica-finanziaria mondiale, che sta causando anche nel nostro paese da parte di alcune multinazionali una accelerazione dei loro piani; drastici cali di investimenti, dismissioni e parimenti continue cessione di rami aziendali, che spesso prefigurano licenziamenti differiti.
Questa drammatica situazione pone allarme anche in Schneider, se non altro perché non può passare inosservato che lavoratori e lavoratrici, sono “invitati ad uscire spontaneamente”.
Queste vicende sono concentrate prevalentemente sui siti di Rieti e Cairo monte notte. Per il coordinamento sono fonte di preoccupazione seria. Ridimensionare di alcune decine l’occupazione senza un ricambio generazionale, mette a serio rischio il futuro stesso degli stabilimenti.
Cairo Monte notte: occupa circa 180 lavoratori tra stabili e interinali, un sito che sta sfruttando al meglio le proprie potenzialità. Non è comprensibile l’arresto degli investimenti, a questo si aggiunge il mancato rinnovo del contratto di affitto. E non è poca cosa!!
Non per ultimo, la Direzione aziendale comunica alla sola Rsu l’intenzione di avviare una procedura di mobilità escludendo di fatto dall’informativa ufficiale le OO.SS. Per dover di cronaca la UILM non ha la Rsu.
RIETI: su questo territorio andrebbe aperto un tavolo nazionale, per il forte rischio di ridimensionamento industriale se non di desertificazione.
In questo sito l’Azienda insiste in un accordo territoriale, che per la UILM non può esserci senza chiarezza e garanzie sul futuro e missione produttiva nello stabilimento. Se non altro perché cambia lo scenario. Dai cinque amministrativi ai sessantacinque annunciati.
A questo aggiungiamo che è stato disatteso l’accordo quadro delle relazioni industriali tra il Gruppo e le OO.SS, in quanto non è avvenuto l’incontro che solitamente era previsto per il mese di settembre per definire la parte variabile del Pdr. Pertanto siamo a richiedere di riaprire il tavolo di trattativa.
Il Coordinamento UILM chiede alla Direzione Aziendale che fermi ogni intenzione di licenziamento collettivo, si faccia chiarezza sulla mobilità e che siano fornite risposte sulla cig presente a Stezzano, Torino, Rieti e tutte le filiali commerciali in Italia, e che si richieda con Fim e Fiom, un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico.
Coordinamento Nazionale RSU UILM
Bergamo, 1 ottobre 2009