“Torino è storicamente una città fortemente industrializzata e manufatturiera. Dobbiamo salvaguardare e rilanciare il settore con investimenti e politiche industriali serie e concrete. In particolare il settore dell’automotive purtroppo più di altri sta soffrendo la crisi della pandemia ma anche quella generata dalla transizione ecologica, di cui si parla sempre più insistentemente”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, intervenendo al Consiglio territoriale Uilm del territorio.
“Lo sblocco dei licenziamenti ha purtroppo innescato una ondata di licenziamenti che ci preoccupa. Non a caso – ha detto Palombella – abbiamo deciso come categoria di manifestare due ore con assemblee in tutti gli stabilimenti sul territorio nazionale. Dobbiamo richiamare Confindustria e il governo alla responsabilità, per evitare che questa ondata diventi uno Tsunami inarrestabile”.
“Ho ritenuto giusta la rivendicazione di Torino sulla gigafactory di Stellantis, perché arrivava da un territorio che è il cuore dell’industria automobilistica, ma c’era comunque da tener presente la questione occupazionale oltre a quella industriale. La scelta di Termoli, dove attualmente si producono cambi e motori – ha aggiunto – deve servire affinché non si perdano posti di lavoro. Certo ci preoccupa la gestione della transizione, visto che al momento conosciamo solo un pezzo del futuro piano industriale di Stellantis, ma noi siamo pronti a gestirla con responsabilità”.
“Per quanto riguarda Embraco – ha spiegato il leader dei metalmeccanici della Uil – non ho condiviso la scelta di Giorgetti di liquidare il progetto Italcomp. In questi mesi i lavoratori hanno sostenuto la costituzione del polo dei compressori anche con sacrifici salariali. Adesso, come spesso succede in Italia purtroppo, abbiamo una soluzione tampone di ulteriori
sei mesi che però devono servire per affrontare il problema realmente. Il mercato è in crescita, Embraco e Acc devono essere messi nelle condizioni di produrre e presidiare un settore importante come quello della componentistica di elettrodomestici, anche con una sinergia fra Stato e privati.”