“Come era prevedibile, Federmeccanica e Assistal hanno esposto i dati economici riguardo i consumi interni, l’export, evidenziando i segni negativi relativi al triennio 2016-2019 rispettivamente del -0,5%, -1,4%, -1%. Il livello di crescita dell’Ipca per il prossimo triennio non si discosterà molto da quello attuale, prevedendo un lieve aumento pari all’1% nel 2020 e l’1,1% per il 2021 e il 2022”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, dopo il secondo incontro che si è tenuto stamattina presso la sede di Roma di Confindustria tra Federmeccanica-Assistal e Fim Fiom Uilm sul rinnovo del Ccnl 2020-2022 che riguarderà circa 1,5 milioni di lavoratori.
“Le controparti – dichiara il leader Uilm – hanno fatto, inoltre, un breve bilancio sul contratto 2016-2019 in fase di scadenza. A detta di Federmeccanica, pur in presenza di una situazione così drammatica in cui versano le imprese, con oltre 160 tavoli di crisi attualmente presenti al Mise, hanno assolto a tutti gli impegni previsti dal contratto sottoscritto”.
“Abbiamo ribadito – sottolinea – la nostra contrarietà a sviluppare una trattativa sulla base dei numeri. Le retribuzioni e il costo del lavoro non si possono e non si devono paragonare o comparare con altri costi, come quello delle materie prime e dell’energia. In una fase di recessione per rilanciare il nostro Paese è indifferibile l’aumento dei salari dei lavoratori”.
“Con il rinnovo contrattuale del 2016 – continua – abbiamo compiuto delle scelte coraggiose evolvendo e cambiando il sistema contrattuale e quello delle relazioni industriali. Quindi abbiamo voluto riconfermare le scelte basate sull’importante strumento del welfare contrattuale, con la creazione di uno dei fondi più grandi di previdenza sanitaria gratuita prevista per i lavoratori e i loro parenti più stretti. Si sono rafforzati, inoltre, il fondo di previdenza integrativa, i flexibile benefits, il diritto individuale alla formazione”.
“Quindi – prosegue – abbiamo richiesto un aumento salariale in linea con il processo di partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori al raggiungimento degli obiettivi aziendali. In particolare le nostre richieste vanno nella direzione della ripresa dei consumi interni affinché si rilanci l’economia nazionale”.
“Pur registrando posizioni molto distanti in questa fase iniziale – conclude – siamo convinti di riuscire nei tempi giusti a rinnovare questo importante contratto. Il prossimo incontro si terrà il 10 dicembre e sarà l’occasione per iniziare a discutere metodologicamente attraverso la riconferma e l’implementazione del lavoro delle commissioni tematiche su salario, formazione, salute e sicurezza, inquadramento, politiche attive e mercato del lavoro”.
Ufficio stampa Uilm