“Il 5 febbraio 2021, dopo 15 mesi di intensa trattativa, abbiamo siglato l’importante ipotesi di accordo di rinnovo contrattuale con Federmeccanica-Assistal compiendo un’azione che è già diventata parte della storia dei metalmeccanici e del Paese. Abbiamo elaborato una piattaforma poi diventata unitaria di Fim Fiom Uilm, abbiamo attraversato la pandemia, la crisi sociale e quella politica, ma non le abbiamo subite, le abbiamo affrontate e siamo riusciti a raggiungere un rinnovo di grande valore per la categoria che punta soprattutto sull’incremento di 112 euro sui minimi al quinto livello e sulla riforma dell’inquadramento”. Lo dice Rocco Palombella a Bergamo nel corso delle assemblee presso la Brembo in preparazione del referendum che si terrà a metà aprile, quando i lavoratori saranno chiamati a esprimere il proprio parere sull’accordo raggiunto.
“Da Bergamo oggi lanciamo quindi un messaggio di fiducia per il futuro – spiega Palombella – in un territorio estremamente segnato dalla pandemia che conta circa 53mila lavoratori metalmeccanici. Qui c’è tessuto industriale molto importante che va salvaguardato e che nonostante tutto resiste proprio grazie alla forza del lavoro e dei lavoratori. La Brembo è una delle aziende più importanti del territorio, che nonostante le difficoltà ha una prospettiva industriale in crescita e il Contratto sarà uno stimolo importante per sostenere questa spinta”.
“Questo rinnovo contrattuale rafforza gli strumenti che avevamo già inserito nel 2016 – aggiunge il leader dei metalmeccanici della Uil – come il welfare, la tutela di salute e sicurezza, la formazione come diritto individuale, la tutela dei lavoratori dell’appalto; e ne inserisce di nuovi e fondamentali come lo smart-working e la tutela delle donne sui luoghi di lavoro. Al ‘rinnovamento’ del 2016, quindi, abbiamo aggiunto anche la riforma dell’inquadramento professionale ferma dal 1973 e il salario restituendo ai lavoratori metalmeccanici la dignità che meritava una categoria così strategica per il settore industriale”.
“Ma quello che più abbiamo restituito alle persone in un momento drammatico senza precedenti – conclude – è la speranza che si possa al più presto ripartire con un contratto dignitoso, con più tutele e più diritti. Il sindacato ha dimostrato ancora una volta la sua grande maturità e si è posto come unico interlocutore credibile, sempre alla ricerca di soluzioni nell’esclusivo interesse dei lavoratori”.