“L’ipotesi di rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal del 5 febbraio inizia a vivere nelle nostre assemblee con i lavoratori e dovrà continuare a farlo anche dopo perché abbiamo realizzato quello che un anno fa sembrava impossibile. Non ci ha fermato la crisi sanitaria, non ci ha fermato la crisi economica, non ci ha fermato la crisi politica: abbiamo raggiunto un rinnovo degno della categoria più importante del nostro Paese”. Queste le parole di Rocco Palombella, Segretario generale Uilm nel corso delle assemblee in Fincantieri a Marghera.
“Fincantieri è una delle realtà simbolo dell’importanza che il nostro settore gioca in Italia – continua Palombella – basti pensare che il sito di Marghera quest’anno ha compiuto cento anni. Qui attualmente sono in costruzione due navi da crociera con un’attenzione particolare all’impatto ambientale che guardano già al futuro, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia. Allo stesso modo il contratto deve essere un’iniezione di fiducia che ci deve proiettare già nel dopo Covid, impegnati in prima linea a risollevare le sorti dell’industria italiana”.
“Il carico di lavoro di Fincantieri traguarda il 2029 con ben 116 navi in portafoglio – ha aggiunto il leader dei metalmeccanici della Uil – qui a Marghera ci sono circa 1.100 lavoratori diretti che beneficeranno del rinnovo del contratto dei metalmeccanici che ha incrementato i salari del 6,2% sui minimi e rinnovato l’inquadramento, ma che ha anche rafforzato altri temi indispensabili come formazione, sicurezza, lavoratori fragili, donne, partecipazione. Ora ci sono anche tutte le condizioni per rinnovare il contratto integrativo sulla scia di quello che abbiamo fatto con il CCNL”.
“Lo sfruttamento e il ricatto dei lavoratori dell’appalto e subappalto scoperto dalla magistratura nel sito di Porto Marghera è intollerabile – ha concluso – la fermezza di Fincantieri ha permesso di far venire alla luce questi fatti inaccettabili dimostrando ancora una volta la giusta determinazione per il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori”.