“Le segreterie nazionali di Fim – Fiom – Uilm proclamano per domani, giovedì 31 ottobre, due ore di sciopero per tenere assemblee in tutti i luoghi di lavoro e discutere con le lavoratrici ed i lavoratori della mobilitazione necessaria nei confronti delle imprese, del Governo e del Parlamento per affrontare le crisi industriali e occupazionali, far ripartire gli investimenti pubblici e privati, riformare gli ammortizzatori sociali e rafforzare la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro.
I metalmeccanici sono consapevoli della responsabilità generale che hanno nell’industria e nel Paese e vogliono essere protagonisti dei grandi cambiamenti tecnologici ed ecologici necessari a salvaguardare la vita e l’occupazione di chi lavora.
In Italia stiamo assistendo ad una situazione insopportabile: ad oggi sono ancora 160 i tavoli di crisi aziendali aperti al Mise, aumentano il ricorso agli ammortizzatori sociali, gli annunci di chiusure di interi stabilimenti in tutti i settori dall’elettrodomestico, dalla siderurgia, all’automotive, dall’elettronica, all’informatica fino alle istallazioni; i processi di ristrutturazione troppo spesso garantiscono redditività alle imprese scaricandone il prezzo sui lavoratori.
È necessario investire nella transizione industriale per fermare la chiusura di stabilimenti e investire sulle persone che lavorano a partire dai grandi gruppi, le multinazionali, fino alle piccole imprese, affinché si assumano la responsabilità della salvaguardia dell’occupazione e del miglioramento delle condizioni di lavoro attraverso l’innovazione.
La mobilitazione comincia domani, giovedì 31 ottobre, con due ore di assemblee in sciopero e proseguirà con la grande assemblea nazionale dei metalmeccanici prevista per mercoledì 20 novembre a Roma”.
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm