Manovra; Palombella (Uilm): “Il Governo ci ascolti e cambi questa Manovra sbagliata”

“Ancora una volta abbiamo deciso di scioperare per dire basta a una Legge Finanziaria che non affronta i problemi drammatici del nostro Paese. Denunciamo le politiche sbagliate del Governo, vogliamo salvaguardare posti di lavoro, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici e investire nelle politiche industriali”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella dalla piazza di Lecce per lo sciopero Uil e Cgil.

“I 30 miliardi previsti nella Manovra per il 2025 – dice – sono insufficienti per arrestare una deriva che dura da diversi anni. Di questi 21 sono tagli alla spesa e 9 aumenteranno il debito pubblico che ha superato i 3mila miliardi. Come fa il Governo a non accorgersi che il disagio sociale e la povertà sono ormai a livelli di inaudita gravità?”.

“Nonostante il problema della sanità pubblica sia sotto gli occhi di tutti – aggiunge Palombella – si continua a togliere al pubblico per dare al privato. In Puglia il ‘Piano di riordino’ tanto atteso ha portato negli ultimi anni alla chiusura di oltre 30 ospedali e ogni anno si spendono oltre 130 milioni di euro per curare i cittadini in altre Regioni d’Italia. Il nostro sistema sanitario nazionale deve tornare ad essere universale, uguale per tutti ed equo”.

“In Italia – spiega il Leader Uilm – i salari non crescono e sono fermi anche perché non si rinnovano i contratti nazionali. Ancora una volta sono lavoratori dipendenti e pensionati a pagare il prezzo della crisi, ma non ci sarà ripresa senza una vera riforma fiscale progressiva e senza una seria riforma delle pensioni.”

“L’80% dei nuovi contratti – aggiunge ancora Palombella – è a tempo determinato, part-time involontari e con condizioni spesso al limite della sopportazione. È fondamentale una riforma del mercato del lavoro che miri alla stabilità e alla qualità dell’occupazione. Negli ultimi 10 anni 500mila giovani italiani sono andati a lavorare all’estero, la maggioranza di loro sono del Sud. Abbiamo perso oltre 130 miliardi di euro di capitale umano e regalato competenze e talenti agli altri Stati”.

“Il territorio salentino – dice – sconta anni di assenza di politiche industriali e di sviluppo. Registriamo gravi ritardi nelle infrastrutture, con il noto problema dei trasporti che spinge la maggior parte dei giovani a lasciare la propria terra. Anche gli investimenti sul trasporto pubblico locale continuano a essere ignorati nell’ultima Legge di Bilancio”.

“Da 11 anni – sottolinea – continuano a morire alberi secolari di ulivo distrutti dalla Xylella e questo problema sta mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Che fine ha fatto il piano straordinario di rigenerazione della Regione Puglia? Un record però lo abbiamo battuto, quello delle ore di cassa integrazione: 17 milioni di ore nel 2024! Sono oltre 50 le vertenze che interessano il territorio”.

“L’artigianato – specifica – con le 20mila piccole e medie imprese erano il fiore all’occhiello di questo territorio, nel metalmeccanico CNH è in difficoltà per la crisi del settore dell’automotive e il 20% dei lavoratori in cassa integrazione. Alla Supermonte di Leverano hanno deciso di applicare un contratto pirata e licenziato un lavoratore. Dovrebbero vergognarsi. L’edilizia continua a subire la mancanza di interventi efficaci del governo. Bisogna dare seguito al Protocollo interconfederale sottoscritto il 7 novembre con Confindustria e Provincia per un tavolo permanente sul settore industriale per scongiurare la perdita degli oltre 5mila lavoratori a rischio”.

“Mai come oggi – conclude Palombella – c’è bisogno di lavoro per ripartire. A Salvini ricordiamo che gli scioperi non sono uno sport, ma una giornata di lotta per difendere la democrazia. I lavoratori hanno perso una giornata di lavoro per essere in piazza, e meritano rispetto. Chi non ha voluto essere presente con noi ha perso l’occasione di manifestare liberamente per dire al Governo ‘fermatevi, siete ancora in tempo’”.