Carissimi,
sta per concludersi un anno ricco di iniziative, mobilitazioni ed eventi di cui siamo stati protagonisti.
Nel 2023 abbiamo lasciato alle spalle la pandemia, ma non i suoi effetti, e allo stesso tempo stiamo vivendo il dramma delle guerre in Ucraina e Gaza che rischiano di avere ripercussioni mondiali.
Quello che sta per concludersi è stato il primo anno di un nuovo Governo che, al di là degli slogan elettorali, non ha rispettato gli impegni e non ha ascoltato le nostre denunce rispetto alla situazione economica e sociale preoccupante in cui versano milioni di cittadini.
Dopo la Legge di Bilancio dello scorso anno, realizzata in tempi ristretti, il Governo aveva annunciato di voler avviare un percorso di condivisione con noi, ma così non è stato. Ancora una volta ci siamo trovati di fronte a scelte già compiute e a misure insufficienti per i lavoratori, che stanno subendo gli effetti negativi del record dell’inflazione.
Per questo la Uil, insieme alla Cgil, ha realizzato uno sciopero generale contro la Legge di Bilancio 2023 che ha visto coinvolti tutti i territori dell’Italia e le categorie. Noi metalmeccanici già a luglio avevamo dichiarato uno sciopero generale per la condizione di abbandono del nostro settore. Abbiamo lottato per rimettere al centro il lavoro manifatturiero e chiedere investimenti seri e strutturali.
Le nostre grida di allarme sui salari insufficienti e sull’assenza di politiche industriali e di programmazione in vista di sfide epocali – come la transizione ecologica e l’intelligenza artificiale – non sono state ascoltate dal Governo, ma noi non ci fermeremo e continueremo a incalzarlo.
A partire da gennaio proseguiremo il nostro percorso di mobilitazione per costringere l’Esecutivo e le aziende a dare risposte sulle crisi industriali, per salvaguardare migliaia di posti di lavoro.
Il 2024 sarà l’anno dei rinnovi dei contratti nazionali. A giugno, infatti, si chiuderà il quadriennio del CCNL Federmeccanica-Assistal, che ha portato importanti incrementi salariali, attenuando gli effetti dirompenti di un’inflazione incontrollata. Dobbiamo continuare su questa strada per ridurre il divario salariale tra l’Italia e il resto dell’Europa, anche con una riduzione della tassazione sul lavoro dipendente.
In questi mesi ho partecipato a tantissimi consigli regionali e territoriali che mi hanno visto girare l’Italia per discutere con voi sui temi da portare al tavolo della trattativa.
Il nostro slogan è “Più salario, meno orario”: vogliamo aumentare i salari e avviare un percorso di riduzione dell’orario di lavoro per dare un maggiore equilibrio ai tempi di vita e di lavoro. Sono sicuro che tutto questo è possibile e che noi ancora una volta apriremo la strada a un percorso nuovo che guarda al futuro. Non trascureremo tutti gli altri importanti temi come formazione, salute e sicurezza, welfare, parità di genere, relazioni industriali e appalti.
Nel frattempo, abbiamo lanciato una novità assoluta: un questionario per conoscere l’opinione degli iscritti sui contenuti della piattaforma contrattuale, prima di presentarla a tutti i lavoratori.
Gli ottimi risultati delle elezioni Rsu fotografano una organizzazione in crescita, che primeggia in molte aziende.
C’è però ancora strada da fare, bisogna rafforzarsi e migliorare in molti territori, bisogna andare in ogni luogo di lavoro, a partire dalle piccole aziende, per portare i colori e i valori della Uilm.
Non posso concludere questa mia lettera senza ricordare il dramma che stanno vivendo migliaia di lavoratori che sono coinvolti in chiusure di aziende, riorganizzazioni e crisi. In modo particolare i lavoratori dell’Ilva che, proprio in questi giorni, stanno vivendo la fase più buia di una vertenza che dura da oltre undici anni.
Vi auguro di trascorrere un sereno Natale insieme alle vostre famiglie e ai vostri affetti. Dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto e fiduciosi nel futuro. Il 2024 ci vedrà di nuovo protagonisti, al fianco dei lavoratori!
Vi abbraccio forte
Il Segretario generale
Rocco Palombella