Il 1 ottobre, in modalità mista, presso la Unindustria di Roma, le segreterie nazionali e territoriali di Fim Fiom e Uilm unitamente ad una delegazione ristretta delle RSU hanno incontrato la direzione aziendale di Leonardo.
Questo appuntamento segna il riavvio ufficiale del confronto sul Contratto Integrativo, e complice il contesto pandemico che ha obbligato a rivedere organizzazioni e modalità di lavoro, la discussione si è riavviata partendo dallo Smart Working, argomento che era stato già affrontato e definito fra le parti ma che ora dopo la sperimentazione obbligatoria imposta dalla epidemia deve essere aggiornato.
Importante sottolineare che ancora una volta è stata riaffermata l’importanza e la solidità di soluzioni condivise fra Azienda e OO.SS e grazie a questo modello di lavoro si è riusciti a gestire con equilibrio anche i momenti più critici della pandemia.
Oggi a distanza di qualche mese e sulla base della esperienza maturata si sta lavorando per sottoscrivere un accordo col quale regolare la gestione di questo diverso modello di lavoro cercando di interpretarne appieno la caratteristica che lo differenzia dal “telelavoro”.
La base su cui tutto si poggia è rappresentata dalla possibilità di lavorare fuori dalla sede aziendale, con libertà di orario contemperando le proprie esigenze e l’organizzazione familiare con la necessità lavorative ma soprattutto superando l’idea che questo strumento sia servito esclusivamente per provvedere al distanziamento sanitario durante la pandemia, per una ampissima fascia dei lavoratori Leonardo.
Questo capitolo dell’Integrativo, importante per la numerosità dei lavoratori interessati e per l’evoluzione culturale che rappresenta, dovrà rappresentare un ulteriore passo in avanti nel percorso di consolidamento del rapporto fiduciario fra lavoratore e datore di lavoro.
Insieme a questo, ci sono ancora da affrontare altri temi non meno importanti complementari a questo e che agevolano le lavoratrici ed i lavoratori all’interno e fuori dai siti aziendali.
La Uilm valuta positivamente il riavvio del confronto ed aver stabilito già il prossimo appuntamento del 14 e 15 ottobre, poiché è necessario arrivare rapidamente al rinnovo ed alla piena operatività del Contratto Integrativo e iniziare ad affrontare le tematiche di sviluppo industriale che costituiranno la vera sfida del prossimo futuro.
I lavoratori della Divisione Aerostrutture sono quelli che in questa fase patiscono maggiormente gli effetti della pandemia, e riteniamo che sia fondamentale aprire un confronto che faccia chiarezza sulle prospettive industriali che riguardano non soltanto loro ma tutto un comparto, quello Aeronautico, che dovrà essere valutato con un’ottica diversa che renda possibile attenuare la separazione fra militare e civile così come era stata pensata quando le attività di Aerostrutture erano considerate solo “Carpenteria Metallica”
UILM Nazionale