“Per noi è arrivato il momento di chiudere il contratto integrativo di Leonardo seguendo la strada dell’ipotesi di rinnovo del CCNL siglata il 5 febbraio. Abbiamo presentato una piattaforma ambiziosa che dobbiamo portare avanti con coraggio”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, al Coordinamento Uilm di Leonardo che si è svolto questa mattina a Roma.
“La peculiarità di Leonardo è quella di essere una One Company e se c’è un lato positivo in questo è che l’unica società può sopperire alle difficoltà di singole Divisioni grazie ai risultati di altri comparti, come accaduto durante la pandemia. Da anni – continua Palombella – chiediamo interventi e investimenti strutturali e industriali per dare una prospettiva a tutti i siti produttivi di Leonardo in Italia”.
“Per quanto riguarda lo stabilimento di Pomigliano – spiega il leader dei metalmeccanici della Uil – dove vengono prodotti gli Atr, c’è una questione di mancanza annosa di investimenti che si è sommata agli effetti della pandemia”.
“Quanto accaduto nel sito della Divisione Aerostrutture di Grottaglie, invece – prosegue – dipende esclusivamente dalla pandemia. Per lo stabilimento pugliese erano in programma la produzione di fusoliere per il Boing 787 fino al 2030, ma il crollo del trasporto aereo ha fortemente ridotto l’attività. Questo si aggiunge al problema della monocommittenza che da tempo chiediamo venga superata a Grottaglie per evitare situazioni simili. Il sito di Foggia della Divisione Aerostrutture ha sofferto meno gli effetti della crisi sanitaria, anche grazie alla diversificazione di produzioni e attività”.
“Noi faremo di tutto per evitare la cassa integrazione negli stabilimenti della Divisione Aerostrutture di Leonardo, perché crediamo che questa non possa essere una soluzione che sia nell’interesse dei lavoratori”, dice Palombella.
“Abbiamo una lista di priorità – aggiunge il leader della Uilm – la prima è chiudere entro aprile la trattativa per il contratto integrativo aziendale. La seconda è avviare una discussione aperta in ogni Divisione, ascoltando proposte e analisi che provengono dai siti per poi assumere una decisione che abbia al centro una solida prospettiva industriale e occupazionale per tutti i lavoratori di Leonardo. Infine un’analisi complessiva di tutte le Divisioni per indicare una strategia per la One Company”.
“Dobbiamo affrontare i problemi che stanno colpendo Leonardo, in particolare la Divisione Aerostrutture. Non possiamo più perdere tempo – conclude – la situazione è critica e il nostro obiettivo è di salvaguardare l’occupazione, gli stabilimenti e le attività produttive per un settore, quello aerospaziale, che deve essere considerato realmente strategico per il futuro del nostro Paese”.