“Quella di Leonardo, di annunciare in modo unilaterale a oltre 3.400 lavoratori di Grottaglie, Pomigliano, Nola e Foggia la cassa integrazione ordinaria a partire dal 3 gennaio prossimo, è una decisione di inaudita gravità. Questo evidenzia l’immobilismo che dura da anni in una Divisione, quella di Aerostrutture, fondamentale per il futuro del nostro Paese e per la stessa Leonardo. A questo si aggiunge la mancanza di una visione da parte di un Gruppo che per fare cassa, prima ha venduto Breda e STS ai giapponesi di Hitachi, oltre ad Ansaldo Energia, mentre ora ha messo sul mercato asset importanti come Oto Melara, Wass e la parte dell’Automazione. È un provvedimento che contrasteremo con tutta la nostra forza, perché privo di una strategia industriale e di un piano in grado di poter prevenire un disastro occupazionale, principalmente nel Sud Italia. Lunedì abbiamo programmato lo sciopero generale di tutto il Gruppo con manifestazione nazionale a Roma per chiedere al Governo e all’azienda il ritiro della procedura di cigo e l’apertura di un tavolo sulle prospettive industriali e sugli investimenti necessari per salvaguardare Leonardo da una catastrofe annunciata. Scioperiamo oggi per non chiudere domani!”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
Ufficio stampa Uilm