Ha preso il via oggi nella sede di Unindustria il confronto tra sindacati e management per il rinnovo del contratto integrativo del Gruppo Leonardo. Con i suoi 30mila dipendenti in Italia e circa 13 miliardi di fatturato nel 2018, la società si conferma leader nei settori dell’aerospazio, della difesa e sicurezza, fiore all’occhiello dell’industria italiana.
“Il rinnovo dell’integrativo è una sfida importante per il futuro, perché consentirà finalmente di completare il percorso di creazione della società unica dando la possibilità al Gruppo di distribuire ricchezza non soltanto tra gli azionisti, ma anche tra i lavoratori”. Così il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, ha esordito presentando la piattaforma unitaria Fim Fiom Uilm al gruppo dirigente. “Questo percorso è fondamentale – ha continuato Palombella – per rispondere al dinamismo organizzativo che caratterizza Leonardo. Di recente infatti ci sono stati nuovi ingressi nel Gruppo, come nel caso di Vitrociset, o riassetti interni, la nascita della divisione Elettronica, o ancora potenziali acquisizioni che dovranno essere discusse, come Piaggio Aerospace”. Il leader dei metalmeccanici ha quindi ribadito la necessità urgente di “stabilire qual è il luogo deputato a discutere queste scelte industriali. Tutto questo è fondamentale per un’azienda che è sempre stata all’avanguardia anche nelle Relazioni Industriali”.
Palombella ha poi voluto rimarcare il tema della valorizzazione delle figure professionali, sia per quanto riguarda il bisogno di essere pronti alle evoluzioni tecnologiche e alle sfide sempre più complesse esistenti sul mercato, sia per far fronte al ricambio generazionale derivante dal recente piano di pre-pensionamento. “In questo contesto – ha aggiunto – è fondamentale condividere il percorso e gli obiettivi da raggiungere”.
“Certamente l’azienda si deve confrontare con un mercato in cui operano grandi competitor, le sfide sono importanti, ma proprio grazie alle competenze di tutti i lavoratori Leonardo può continuare a essere una delle realtà leader sul mercato internazionale. In quest’ottica, quindi – ha concluso Palombella – riteniamo che elementi qualificanti siano il salario accessorio e il welfare aziendale, che insieme porteranno a regime vantaggi economici di oltre 150 euro mensili. Una parte di questo è il premio di risultato, per il quale facciamo una richiesta importante all’azienda affinché si correggano gli squilibri e si colmino le distanze tra le divisioni; un’operazione indispensabile per l’avanzamento funzionale e produttivo di tutto il Gruppo”. L’azienda ha dimostrato apertura e disponibilità al confronto. Il prossimo appuntamento è stato fissato al 18 giugno e la discussione inizierà dal delicato tema del premio di risultato.
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