“Dopo una lunga trattativa abbiamo raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto integrativo di Leonardo e questo rappresenta un forte messaggio di innovazione per affrontare le sfide epocali che abbiamo di fronte. Con questa intesa abbiamo voluto dare risposte concrete ai lavoratori che stanno subendo gli effetti negativi dell’inflazione, aumentando i salari, e anche innovative, inserendo la sperimentazione di riduzione dell’orario di lavoro nelle aree produttive, andando a superare la distinzione tra chi può svolgere la propria mansione in smart working e chi non può. In estate avevamo raggiunto l’intesa sulla parte economica, prevedendo un aumento del premio di risultato di 1.400 euro, la non assorbibilità nel 2023 e nel 2024 degli aumenti salariali del CCNL Federmeccanica-Assistal e l’aumento annuo di 819 euro dei salari dei lavoratori con il superminimo collettivo all’ex quinto livello. Inoltre abbiamo raggiunto l’accordo sull’aumento dei versamenti previdenziali complementari a carico dell’azienda e sulle coperture aggiuntive del piano sanitario Metasalute 2 per ogni dipendente a totale carico del Gruppo. Con questa intesa poniamo basi solide per affrontare i cambiamenti futuri, con modalità innovative che rendano più attrattivo il Gruppo per i giovani e valorizzino le professionalità. Abbiamo rispettato gli impegni presi con i lavoratori nelle assemblee in ogni stabilimento: più salario e meno orario. Ora questo accordo può tracciare la strada per il rinnovo dei contratti nazionali del nostro settore che discuteremo nei prossimi mesi. Noi siamo pronti”. Lo dichiarano Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, e Bruno Cantonetti, Segretario nazionale e Responsabile del settore.
“La riduzione dell’orario di lavoro a parità salariale – spiegano Palombella e Cantonetti – è già realtà in molte aziende metalmeccaniche ma va riconosciuto il merito e il coraggio del management di Leonardo nell’avviare una sperimentazione, a partire dal secondo semestre del 2024, coinvolgendo i lavoratori occupati nelle aree produttive di diverse Divisioni. Per la Uilm questa è la strada giusta da seguire e dal principio siamo stati i promotori di questa proposta, che porterà dei benefici sia ai lavoratori che all’azienda con l’aumento della produttività”.
“Vogliamo sottolineare – aggiungono – l’importanza della previsione di ulteriori tre mesi di astensione dal lavoro a carico dell’azienda per le donne vittime di violenza, che si aggiungono ai tre mesi già previsti dal CCNL e ai tre previsti dalla legge, per un totale di nove mesi complessivi. Un segnale concreto di tutela e vicinanza alle donne vittime di atti intollerabili che dovrebbe essere seguito da tutte le aziende del Paese”.“Inoltre – continuano – sono stati rafforzati importanti temi come la formazione, la garanzia della salute e sicurezza dei lavoratori, con la dovuta attenzione a tutti gli occupati della filiera di fornitura che operano all’interno di questo Gruppo”.
“Con questo contratto integrativo, frutto di un confronto costruttivo e pragmatico tra le parti, con un sistema di relazioni industriali partecipato, Leonardo si pone come Gruppo che può fare da apripista su temi innovativi e fondamentali per il futuro. Continueremo ad assumere un atteggiamento responsabile e legato esclusivamente al merito nell’esaminare ogni aspetto che riguardi le singole Divisioni e i progetti che si metteranno in campo – concludono – i nostri obiettivi imprescindibili saranno la salvaguardia occupazionale e la prospettiva produttiva di tutti i siti”. maggiori tutele per i lavoratori delle ditte esterne che operano in Leonardo.
Ufficio stampa Uilm