Leonardo: la pandemia non deve seppellire il contratto integrativo

Ieri mattina, in modalità remota si è riunito il Comitato Nazionale Covid costituito dalle segreterie Nazionali di Fim, Fiom e Uilm e la Direzione Aziendale.

L’appuntamento era inizialmente destinato alla prosecuzione del confronto per arrivare al rinnovo del contratto di secondo livelli, confronto che rammentiamo è iniziato più di un anno fa e che si è dovuto interrompere a causa della pandemia.

Con grande senso di responsabilità da parte di tutti, e sulla scorta dell’incremento dei numeri dei contagi su territori nazionale, si è stabilito di concentrarsi sull’analisi dell’andamento epidemiologico all’interno dei siti di Leonardo.

Quello che è emersa è una situazione che pur costantemente sotto controllo e al momento senza alcun focolaio all’interno dei siti rileva un andamento crescente di contagiati.

Sottolineata la centralità dei comitati Covid di sito che fino ad ora hanno consentito di gestire il rispetto delle misure volte a garantire le condizioni di sicurezza e la prosecuzione delle attività nella completa salvaguardia dei lavoratori interessati.

E proprio in questa chiave è stato ribadito che in una fase delicata come quella che si sta nuovamente prefigurando è fondamentale mantenere elevata l’attenzione e ripristinare se mai fossero venute meno tutte le soluzioni operative ed organizzative finalizzate a garantire il distanziamento e a individuare le giuste modalità per rendere possibile l’utilizzo della modalità Smart working incrementando nel rispetto delle compatibilità, il numero delle giornate e delle figure coinvolte.

La riunione di ieri ha portato all’attenzione un elemento importante che la Uilm reputa estremamente fondamentale per continuare il percorso di crescita del Gruppo Leonardo.

Dei circa 30.000 lavoratori che operano nei vari siti, sono più di 22.000 quelli che quotidianamente si stanno recando fisicamente al lavoro dimostrando con la propria partecipazione il grande senso di appartenenza che si è riusciti a costruire durante questa fase di sofferenza. E tutti gli altri che invece sono riusciti a lavorare da casa lo hanno fatto con lo stesso impegno e senza preoccuparsi di strumenti o aspetti formali.

Una sfida che si è potuta affrontare e sostenere anche grazie a quanto si è riusciti a  contrattare ed agli strumenti messi in campo dal gruppo Leonardo che sicuramente è riuscito a contrassegnarsi positivamente nella gestione di tutta la fase.

Ora e a maggior ragione, non ci possiamo permettere di vanificare i risultati raggiunti in sede di contrattazione dell’integrativo, sarebbe un segnale fortemente negativo che segnerebbe di fatto una sconfitta di un modello di relazioni e di positività.

Insieme alle nostre Rsu e con le altre OO.SS. con cui abbiamo costruito la piattaforma, nei prossimi giorni faremo una riflessione perché riteniamo fondamentale per tutti i lavoratori sbloccare e rendere operativi tutti i capitoli già firmati per poi avere la giusta concentrazione da dedicare agli aspetti industriali che interessano una parte importante di tutto il Gruppo, la Divisione Aerostrutture per la quale bisogna trovare soluzioni industriali che diano lavoro e prospettive ma anche, e nell’immediato, soluzioni organizzative dignitose per i lavoratori che ne fanno parte.

Questa la responsabilità a cui non ci possiamo sottrarre, e continueremo a lavorare per questo obiettivo.

Uilm Nazionale