RASSEGNA STAMPA
Uilm Nazionale
Leonardo e Thales, cosa serve all’Italia nello Spazio
L’intervento di Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm
Il governo italiano deve investire nel settore spaziale, anziché di continuare a stare alla finestra. Francia e Germania hanno programmato investimenti per miliardi di euro per accrescere la leadership sul settore. Gli Stati Uniti, altresì, hanno già investito 50 miliardi di dollari sull’attività spaziale per mantenere la supremazia nel settore. L’Italia batta un colpo al più presto.
Per quanto riguarda Thales Alenia Space Italia, valutiamo positivamente il miglioramento dei rapporti nell’ambito della joint venture, tra il management italiano e quello francese, dopo un periodo molto lungo di sbilanciamento a favore dei francesi che ha comportato uno spostamento di competenze dall’Italia alla Francia.
In questa fase di clima positivo di rapporti dentro la JV è necessario che l’azionista Leonardo e il gruppo dirigente italiano intensifichino le azioni intraprese nominando il responsabile degli acquisti e il responsabile delle attività produttività al fine di evitare che i francesi decidano per noi.
Dopo due anni di gestione dell’attuale vertice di Leonardo non si conoscono ancora le scelte industriali sul settore spaziale, invece emerge sempre più chiara la scelta di “comoda attesa” delle decisioni del Governo. Di fatto, l’Ad di Leonardo sta rinunciando a svolgere il proprio ruolo di scelta e proposta industriali, come di accorpamenti societari, anche attraverso acquisizioni tendenti a rafforzare equilibri e competenze nel ramo rispetto ai partner transalpini.
Leonardo e governo devono darsi una mossa. Industria 4.0 è il modello di politica identificato per far ritrovare al Paese il cammino della ripresa e le attività spaziali sono il perno strutturale della manifattura digitale fatta di robotica, software intelligenti e strutture predittive.
Senza investire nello Spazio non si possono innalzare i livelli di produttività, redditività, occupabilità. Tradotto: se continua così, non si va da nessuna parte!
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 16 settembre 2016