Leonardo – Divisione Cyber: non è questione di Covid – serve una scossa

Nella giornata odierna, si è  tenuto  l’incontro  di informativa annuale per la Divisione Cyber, con la presenza della responsabile della Divisione ing. Poggiali.

Obiettivo dell’ incontro, l’informativa sulla chiusura dell’anno 2019 e le prospettive industriali ed occupazionali 2020.

Non vogliamo essere critici per partito preso, ma crediamo opportuno ripercorrere per sommi capi il percorso iniziato dopo il terremoto seguito al repentino avvicendamento.

Nel settembre 2018 costituzione della Divisione Cyber Security riaffermando la volontà di focalizzarsi in un settore di business nel quale una company come Leonardo non può prescindere poiché è un tassello portante all’interno di una offerta di progetto o di prodotto, settore al quale non può sottrarsi per impegno verso il Paese. Mercato dalla grande opportunità per volumi (circa 120 miliardi di dollari) e per il tasso di crescita a due cifre e per la grande richiesta di soluzioni, governative e non solo.

A gennaio del 2019 designata la responsabile della Divisione, in un primo incontro agli inizi di maggio ci fu detto che ci sarebbe stato illustrato un piano industriale dopo il Cda di Leonardo a fine luglio che avrebbe sancito l’avvio a questa nuova strutturazione di attività.

E’ passato circa un anno, durante il quale i lavoratori hanno continuato a lavorare in una situazione di instabilità generata dal periodico riproporsi di ipotesi e voci ricorrenti più o meno attendibili circa cessioni parziali o totali di attività. Quasi si stesse lavorando in uno scenario di guerriglia e di saccheggio.

Quello che a parole doveva essere un anno di costruzione e di transizione positiva, abbiamo scoperto oggi si è rivelato un anno in cui la costruzione è mancata:

Le attività che caratterizzavano la ex SSI al netto della Lob TCS e Automation sono rimaste le stesse. Ci domandiamo cosa sia mancato a questa Divisione che ha ricevuto investimenti e sostegno pubblico dai massimi vertici della Leonardo che periodicamente si sono spesi in prima persona, per riaffermare il ruolo che Leonardo vorrebbe giocare in questo settore. Ci sorge il dubbio che si dovesse rassicurare qualche Istituzione del nostro Paese circa la continuità su qualche servizio.

Possiamo comprendere le difficoltà ma riteniamo iniquo che siano i lavoratori a pagare il mancato raggiungimento dell’EBITA di Divisione subendo una penalizzazione del PdR, in un anno in cui i risultati della Leonardo sono stati lusinghieri.

I carichi di lavoro per l’anno in corso, alla luce di quanto esposto, non evidenziano particolari criticità ma naturalmente saranno soggetti all’andamento del mercato.

Un elemento di positività in questo scenario è aver ascoltato che non ci saranno cessioni di attività e che si ha un  saldo positivo di risorse a fronte di assunzioni effettuate. 1736 lavoratori che nonostante tutto continuano a impegnarsi in questa sfida.

Negli incontri di sito che saranno programmati a breve verrà puntualmente valorizzato l’importo del PdR pagato a Luglio.

Roma,  16  giugno 2020     

UILM NAZIONALE