La giornata odierna è stata contraddistinta dal confronto tra le Confederazioni Nazionali ed i ministeri interessati che ha avuto come obiettivo quello di restringere le attività autorizzate intervenendo nella revisione dei codici Ateco e nell’impegno governativo a ridurre le attività del settore Aerospazio e Difesa sempre più verso le attività essenziali oltre che definire un percorso che in sede territoriale per le specificità esistenti, deve vedere i rappresentanti dei lavoratori contribuire con i prefetti ad una definizione più stingente delle attività da svolgere.
Questa sera nel confronto con l’azienda la stessa ha sostenuto che non ci sono stati evidenti cambiamenti nelle determinazioni governative, rinunciando ad accogliere quanto faticosamente le Confederazioni Sindacali Nazionali ed il Governo hanno concordato rifiutando inoltre le sollecitazioni che la stessa azienda ha ricevuto dal Ministero della Difesa, senza considerare la pesantissima situazione di diffusione delle infezioni virali ed il permanere di una forte presenza di mortalità, particolarmente in alcune aree del paese.
Come FIM FIOM UILM Nazionali abbiamo avanzato tre richieste:
1. la proroga sino al 29 marzo la validità del precedente Protocollo Nazionale per consentire di definire un nuovo testo che recepisca le repentine novità derivate dal DPCM del 22 marzo e le sue modifiche ed integrazioni;
2. a fronte delle nuove indicazione Governative e ministeriali di prevedere ulteriori riduzioni delle attività operando esclusivamente verso quelle essenziali, garantendo la possibilità di sospendere le attività nelle prossime due giornate nei siti che non avessero condivise le nuove condizioni determinate tra le giornate di domenica scorsa e di oggi, per garantire il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali e trovare soluzioni concordate;
3. avevamo chiesto che queste sospensioni fossero funzionali ad identificare soluzioni condivise, coperte con istituti come previsto dal Protocollo Nazionale.
Per questi motivi e per la decisione dell’azienda di non valutare e considerare le esplicite indicazioni del Governo, dei Ministeri e delle Confederazioni sindacali, nell’impossibilità di sottoscrivere accordi riteniamo prorogato il Protocollo Nazionale sino alla giornata di venerdì 27. Nell’attesa di avviare il confronto per le prossime settimane, consideriamo che tutti i lavoratori che si asterranno dal lavoro nelle prossime due giornate SARANNO COPERTI dagli istituti previsti dal precedente Protocollo Nazionale.
Roma, 25 marzo 2020
FIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL Nazionali