La cronaca dell’incontro al Mse su Cnh di Imola a cura dell’Adn Kronos Il testo integrale dell’agenzia di stampa con le dichiarazioni di Eros Panicali raccolte da Alessandra Testorio

La cronaca dell’incontro al Mse su Cnh di Imola a cura dell’Adn Kronos

La Fiat non ritira la procedura di cassa integrazione straordinaria per chiusura del sito produttivo della Cnh di Imola, annunciato nei giorni scorsi e i sindacati si appellano al ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, in quanto garante del percorso concordato con il Lingotto il 18 giugno scorso e la vertenza ritorni a palazzo Chigi.  Si è concluso, così, con una fumata nera, l’incontro di oggi al ministero di via Veneto tra Azienda, sindacati e dicastero sulla situazione della Chn di Imola dove lavorano circa 460 dipendenti. Fortemente critici i sindacati che puntano il dito sopratutto contro l’atteggiamento di totale chiusura da parte dell’azienda.  “La volontà della Fiat di non ritrattare l’avvio della procedura di chiusura dello stabilimento Cnh di Imola rende non proseguibile il negoziato e, allo stesso tempo, rende vano il percorso individuato a Palazzo Chigi il 18 giugno scorso”, spiega il segretario confederale della Cgil, Susanna Camusso che ribadisce come per l’azienda sia invece possibile avvalersi del decreto del ministero del Welfare di “ordinarizzazione della Cassa straordinaria” evitando la chiusura del sito produttivo. A chiedere la riapertura del confronto a Palazzo Chigi è anche la Fiom: “Risulta del tutto evidente che é necessario un ritorno a Palazzo Chigi ovvero, in una sede politica in cui sia possibile avere una visione di insieme su ciò che il Gruppo intende veramente fare nel nostro paese”. Incontro negativo anche per la Uilm.”L’incontro é andato male. Fiat non ha modificato la sua posizione”, spiega al termine Eros Panicali segretario nazionale Uilm che sottolinea l’urgenza dell’incontro a Palazzo Chigi visto che la procedura di Cgis partirà il 31 agosto: “dopo, qualsiasi altra strada sarà impossibile”. La Uilm sarebbe inoltre anche disposta a vagliare, in cambio dell’impegno di Fiat a restare nei siti produttivi Chn, non solo a Imola, anche ipotesi di un eventuale reindustrializzazione dello stabilimento.


Ufficio Stampa Uilm

Roma, 30 luglio 2009