La cronaca della terza giornata congressuale riportata dalle pagine de “l’Arena.it”


Angeletti: «Riforma del fisco o mostreremo i muscoli»

SINDACATO. A Castelnuovo al congresso Uilm, confronto tra il segretario nazionale e il ministro del Lavoro
E Sacconi rassicura sulle pensioni: «Non è previsto nessun innalzamento dell’età»

Angeletti: «Riforma del fisco o mostreremo i muscoli»

Una nuova richiesta al governo affinchè apra presto il tavolo per la riforma fiscale è stata avanzata ieri dal segretario nazionale della Uil Luigi Angeletti che ha partecipato a Castelnuovo del garda al congresso nazionale della Uilm, il sindacato dei metalmenccanici. «Non vogliamo aspettare il 2013», ha detto Angeletti. «O il governo apre il tavolo sul fisco o saremo costretti a mostrare i muscoli e noi siamo più credibili perché non protestiamo quando il governo non fa cose sbagliate».
Quando si parla poi di ridurre le tasse ai «poveri» io mi preoccupo perché tra questi ve ne son tanti che non sono affatto poveri; gli unici veri poveri sono i lavoratori dipendenti e i pensionati. Noi non possiamo aspettare il 2013 per avere forse una riduzione delle tasse alla vigilia delle elezioni. Dobbiamo esercitare una pressione perché man mano che si crea disponibilità di risorse, queste vengano destinate al lavoro».
Angeletti, che si è confrontato con il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi in un incontro in cui ha fatto la padrona di casa Lucia Perina, segretaria della Uil di Verona, si è detto «contrario al quoziente familiare, ma favorevole che si dia un bonus a ogni figlio senza limiti di reddito. Le aliquote più elevate in Italia riguardano circa 150mila persone e la stragrande maggioranza di esse sono dipendenti e pensionati. Che riducano le tasse a loro», ha precisato, «non è un problema, mi preoccupa invece quando senti dire che si vogliono ridurre le tasse ai poveri, perché quei poveri sono finti poveri e in essi non ci sono i lavoratori dipendenti. Se il governo ridurrà le tasse solo ai dipendenti e ai pensionati siamo tutti felici; se non lo fa cercheremo di costringerlo a farlo».
Sacconi, dal canto suo, ha affontato il tema delle crisi aziendali, in particolare quella della Glaxo, sulla quale ha mostrato un cauto ottimismo. «È iniziato un percorso importante», ha detto, «e al tempo stesso ragionevolmente destinato a conservare a Verona uno strumento importante della ricerca italiana». E riferendosi anche all’Alcoa ha aggiunto «non credo che queste saranno le sole crisi industriali. Ma il Governo non intende restare alla finestra e subire acriticamente i problemi di ristrutturazione. Al contrario intende farsi parte attiva e non neutrale tra lavoratori e imprenditori, in particolare per le multinazionali che vogliono ridimensionare la loro presenza in Italia».
Il Governo, ha aggiunto Sacconi, non pensa a un aumento dell’età pensionabile, interpretando l’allarme lanciato ieri dal premier, Silvio Berlusconi sulla spesa previdenziale nell’Unione Europea come un appello all’Unione a mettere in campo politiche comuni su questo tema e non come l’intenzione di mettere mano di nuovo all’innalzamento dell’età. La riforma d’altra parte – ha spiegato il ministro – «è stata appena fatta» e sta andando a regime in questi anni.
Sulle misure anti crisi il leader della Uil Angeletti, dopo aver accusato la sinistra di non avere altre idee se non quella di «buttare giù Berlusconi», si è detto contrario al quoziente famiglia e favorevole al bonus per ogni figlio senza limiti al reddito. G.B.

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 13 febbraio 2010