Il 28 settembre u.s. tramite videoconferenza si sono incontrati le OO.SS. nazionali, il Coordinamento e le strutture territoriali per fare il punto sulla discussione della piattaforma con l’Azienda, ed in particolare dell’ultimo incontro del 24 settembre u.s.
Con una decisione a nostro avviso grave ed immotivata e con modalità poco corrette, alla fine dell’incontro l’Azienda ha “preannunciato” che avrebbe di lì a poche ore fatto pervenire alle OO.SS. nazionali ed al Coordinamento sindacale formale disdetta dell’accordo sindacale relativo al PdR siglato in data 28 giugno 2016, che andrà pertanto a scadenza il prossimo 31 dicembre 2020, senza possibilità di tacito rinnovo.
Questa disdetta è immotivata in quanto giunge nel momento in cui la delegazione sindacale, che con grande senso di responsabilità non si era mai sottratta al confronto, malgrado le numerose indisponibilità aziendali sui temi da noi sollevati, sui nuovi parametri proposti dall’Azienda aveva cominciato a fare delle proposte concrete per migliorare l’impostazione aziendale. Per non parlare del grande contributo dato all’Azienda dai lavoratori, anche attraverso gli accordi sindacali sulla CIGO, a superare i momenti più difficili dell’emergenza COVID. E’ grave anche perché, in ragione delle norme e prassi fissate dall’Agenzia delle Entrate per la defiscalizzazione dei PdR, lascia alla delegazione trattante pochissimi mesi di tempo per consentire ai lavoratori di potere continuare a disporre di un PdR a tassazione agevolata anche nel 2021, ponendo quindi il tavolo negoziale in una inaccettabile condizione di “prendere o lasciare”.
Dobbiamo peraltro registrare una persistente pressoché totale indisponibilità aziendale sulle altre proposte contenute nella nostra piattaforma di II livello ed un continuo rimandare (da ormai un anno) le “imminenti” risposte sull’importante tema delle multe.
Inoltre, non aiutano certo gli atteggiamenti di scarsa serietà di chi prima ci spiega l’importanza del ruolo del tecnico in relazione alla centralità di una tecnologia altamente innovativa quale il 24/7 e, quando gli si chiede di valorizzare questa professionalità, la sminuisce retrocedendo il lavoratore quasi ad un automa e la grande tecnologia ad una scatoletta che fa due calcoli statistici. Un atteggiamento irrispettoso che purtroppo fa il paio con quello di alcuni “capetti” che usano intollerabili metodi denigratori dei lavoratori senza che l’Azienda intervenga con la necessaria energia.
Alla luce dei deludenti risultati dell’ultima riunione, ed in attesa che l’Azienda ci fornisca le informazioni richieste relative ai dati preventivi e consuntivi di tutti i parametri del PdR dell’ultimo triennio oltre che la documentazione tecnica illustrata nel corso del tavolo ristretto sul 24/7 utili per formalizzare le nostre controproposte, il Coordinamento assieme alle OO.SS. nazionali e territoriali ha quindi deciso di svolgere tra il 4 ed il 14 ottobre le Assemblee, possibilmente in presenza, in tutti i territori. E chiede da subito ai lavoratori adeguato sostegno alle iniziative e mobilitazioni sindacali, per far tornare l’Azienda sui suoi passi e rimettere il confronto sindacale sui binari di serietà, correttezza e collaborazione fattiva a 360 gradi, a partire dalla proclamazione dello stato di agitazione e prevedendo le ulteriori iniziative di lotta da mettere in campo se il confronto, aggiornatosi al prossimo 27 ottobre, non dovesse sbloccarsi.
Fim, Fiom, Uilm nazionali