L’intesa raggiunta ieri sera nella sede di Confindustria a Roma tra Italtractor e sindacati metalmeccanici sarà apprezzata dai lavoratori che da questa mattina sono riuniti in assemblea per avere tutte le informazioni relative ai contenuti dell’accordo”. E’ il giudizio di Eros Panicali, segretario nazionale e responsabile del settore automotoristico della Uilm nazionale, rispetto al ritiro della procedura di mobilità per 310 lavoratori per gli stabilimenti produttivi di Potenza, Ceprano (Fr) e Fanano (Mo). “ La società in questione- chiosa Panicali- facente parte del gruppo TITAN (produce catene per le macchine movimento terra), aveva avviato la procedura contestata lo scorso 23 luglio. Con l’intesa di ieri sera l’azione che influiva pesantemente sui livelli occupazionali degli stabilimenti, in particolare su quello di Potenza, è stata ritirata. Siamo soddisfatti per la decisione presa”.
“A nostro giudizio si trattava di una procedura penalizzante- ha sostenuto proprio Vincenzo Tortorelli, segretario provinciale dei metalmeccanici Uil della Lucania e firmatario dell’accordo- non solo per i lavoratori coinvolti, ma per il tessuto sociale ed economico di tre importanti distretti industriali presenti sul territorio nazionale . Per quanto riguarda gli addetti metalmeccanici della provincia meridionale che rappresento il danno era ancor più ingente, dato che solo lo stabilimento Potentino occupa 330 persone, in cassa integrazione ordinaria e straordinaria dal dicembre 2007, e dallo stesso stabilimento dipendono altre aziende dell’indotto e di servizi che hanno ulteriori 100 addetti. E’ stato un bene che l’azienda abbia fatto marcia indietro”.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 31 luglio 2009