LANCIANO. Hanno incrociato le braccia per 8 ore e sfilato in corteo dal piazzale Sant’Antonio fino a piazza Plebiscito i metalmeccanici di Abruzzo e Molise arrivati ieri a Lanciano per una manifestazione di respiro regionale. Le ragioni della protesta risiedono nella difficile trattativa instaurata con Federmeccanica per il rinnovo del contratto di categoria. Coinvolte le sigle sindacali di Fim, Fiom e Uilm rappresentate dai dirigenti provinciali e regionali.
“Manifestiamo ovunque per il rinnovo del contratto con una trattativa che non è mai partita – ha detto ieri dal palco Luca Colonna, segretario nazionale Uilm Uil – Federmeccanica ha presentato una proposta inaccettabile che di fatto svuota il contratto dall’essere autorità salariale e dà aumenti solo residuali a coloro che non hanno contratto in azienda e individualmente”.
“La controparte vuole di fatto trasformare il contratto in una sorta di scala mobile – ha proseguito il leader della Uilm – senza elementi di garanzia. La proposta di Federmeccanica è cosi inaccettabile che sta facendo persino un miracolo rimettendo insieme dopo anni di divisioni Uilm, Fim e Fiom. Noi proponiamo l’aumento salariale per tutti i lavoratori collegato all’inflazione, chiediamo di lavorare sull’assistenza sanitaria integrativa perché la sanità pubblica, ma è diventata un lusso e non è in grado di garantire una serie di servizi: anche questo è salario per aiutare i lavoratori a fronteggiare questa situazione. Inoltre vogliamo il diritto alla formazione per tutti i lavoratori per riqualificarli, visto che le fabbriche stanno cambiando”.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 10 giugno 2016