Nella giornata di mercoledì 1° marzo 2023 si sono incontrati, per proseguire il negoziato, la direzione di Alstom ferroviaria, le OO.SS. nazionali e il coordinamento nazionale dei delegati.
L’azienda ha proposto uno schema di premio di risultato che in parte ha recepito le richieste di parte sindacale orientate ad una progressiva armonizzazione dei valori, che per quanto ci riguarda devono, nell’arco di un paio di tornate contrattuali, uniformarsi per tutti i siti produttivi, ma anche producendo incrementi per le realtà che hanno i premi più consistenti.
Abbiamo ribadito che per concludere positivamente il negoziato, sul capitolo del Pdr, è necessario:
– alzare le cifre per gli stabilimenti di Sesto S. Giovanni, Bologna, Savigliano e Firenze che curiosamente ha subìto, nella proposta formulata, addirittura un lieve arretramento rispetto all’ultimo incontro;
– capire con quali condizioni di premio entreranno, vista l’imminente fusione anche a livello societario in Italia, i siti e i lavoratori della ex Bombardier Transportation che nelle prossime settimane saranno impegnati rappresentati dalle O.s. nel percorso di armonizzazione che si aprirà con l’esame congiunto previsto dalle norme vigenti.
Sempre sul tema del salario, si è convenuto che, in questa fase di iperinflazione, si debba erogare una cifra slegata dagli obiettivi a titolo di compensazione economica per tutti lavoratori e che almeno questa non sia oggetto di assorbimenti.
La proposta elaborata dall’azienda ha il pregio di distinguere per fasce di reddito gli importi, che abbiamo apprezzato, ma che risulta insufficiente nelle due fasce più basse, nello specifico quella che sta pari o sotto i 28mila euro di retribuzione annua lorda e quella tra i 28mila e 50mila sempre di RAL.
Nello specifico abbiamo chiesto di aumentare gli importi, dando la disponibilità per raggiungere l’obiettivo, di utilizzare anche l’anno 2024.
Per concludere, sui temi salariali, abbiamo ribadito che l’eventuale scelta volontaria del singolo lavoratore, di destinare quote di premio in welfare, deve essere premiata con un 10% in più.
Sulle indennità di trasferte occorre chiarire a quale livello negoziale aprire la discussione, ribadendo la necessità di adeguarle come richiesto in piattaforma.
Sui temi di carattere normativo abbiamo ribadito, a fronte di un accordo soddisfacente sulla totalità dei temi proposti in piattaforma, la disponibilità ad addivenire ad una armonizzazione sul tema delle visite mediche ed esami diagnostici nella misura di ore 48 annue retribuite, escludendo dal computo le eccezioni riguardanti terapie riabilitative, percorsi di cura per malattie rare e per particolari situazioni di fragilità, chiedendo di allargare la possibilità di utilizzo per figli di minore età.
Abbiamo anche apprezzato l’abbandono da parte aziendale della differenziazione proposta nel precedente incontro, tra lavoratori in smart working e quelli in presenza.
Non condividiamo la proposta di mettere in relazione la disciplina dello smart working, oggi normata in una policy aziendale, con il protocollo di relazioni sindacali che abbiamo criticato per ragioni di contenuto e non per astratte ragioni di principio.
Infine, abbiamo la necessità di aumentare il numero dei componenti del coordinamento, in ragione dell’entrata nel gruppo di circa 600 lavoratori e lavoratrici di ex Bombardier che, come già ricordato, da aprile 2023 saranno parte integrante di Alstom ferroviaria.
Il negoziato è aggiornato al 14 marzo p.v..
Fim Fiom Uilm Nazionale