Oggi si è conclusa la Conferenza di metà mandato di IndustriAll Global a Città del Capo (Sudafrica).
La giornata è stata introdotta dal riassunto del lavoro svolto ieri dai quattro gruppi tematici riguardo specifiche tematiche: le disuguaglianze, il ruolo dei sindacati, la strategia e le azioni da compiere nei confronti delle aziende per migliorare le condizioni di lavoro e garantire i diritti fondamentali, una transizione ecologica e digitale giusta ed equa.
È stato tracciato un quadro sociale e occupazionale preoccupante, che vede una forte crescita delle disuguaglianze, con le donne, i giovani e i precari tra i più colpiti.
La pandemia, la guerra in Ucraina e l’inflazione record hanno peggiorato una condizione già complicata in molti Stati, portando milioni di persone a rischio esclusione sociale, con estrema difficoltà ad accedere a servizi fondamentali anche a causa dell’insufficienza delle scelte prese dai Governi per affrontare queste emergenze epocali.
Inoltre si è registrato un aumento della partecipazione dei giovani nelle organizzazioni sindacali ma, allo stesso tempo, si è fatto notare come questa debba aumentare ed essere favorita con il coinvolgimento diretto e decisionale.
Le strategie da mettere in campo riguardano una maggiore cooperazione e coordinamento internazionali, un rafforzamento della solidarietà e della mobilitazione comune tra tutti gli Stati per arrivare a una base di diritti fondamentali garantiti in tutto il mondo, prendendo come esempio i Paesi più virtuosi.
La sfida della transizione ecologica cambierà radicalmente ogni aspetto delle filiere industriali, con il rischio di gravi conseguenze sociali e occupazionali. Per questo sono fondamentali l’avvio di un concreto dialogo sociale e il ruolo centrale della contrattazione collettiva per garantire tutele e condizioni migliori, oltre al rafforzamento della rete internazionale sindacale, in particolare verso i Paesi maggiormente in difficoltà.
“Sono stati tre giorni di lavoro stimolanti, in cui si è discusso delle diverse condizioni dei lavoratori nel mondo e del ruolo del sindacato mondiale in questa emergenza senza precedenti – dichiara Rocco Palombella – abbiamo portato la nostra voce in una conferenza che ha visto la partecipazione di oltre seicento rappresentanti sindacali provenienti da tutto il mondo”.
“Abbiamo sottolineato come non bisogna fermarci alle parole d’ordine ma allargare il nostro fronte – sottolinea il leader Uilm – a tutte le forze produttive e politiche che abbiano come obiettivo imprescindibile la centralità della dignità umana e del lavoro stabile e sicuro”.
Ufficio Stampa UILM