Care colleghe e cari colleghi
Il tema dei bassi salari e del potere d’acquisto dei lavoratori, dopo anni di battaglie, è diventato un’emergenza che ha spinto i vari Governi ad intervenire, anche se non adeguatamente.
Per questo nel 2016 abbiamo puntato sul rafforzamento del welfare contrattuale. Questa scelta ha dato alcune risposte immediate, ma la quantità economica dei salari reali in Italia è rimasta inalterata.
Invece nel 2021, in piena pandemia, abbiamo rinnovato tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro, sia nelle grandi che nelle piccole aziende, ottenendo un aumento salariale oltre l’inflazione programmata.
Abbiamo ottenuto anche una clausola per salvaguardare gli aumenti salariali da un’alta inflazione. A fronte di un incremento salariale previsto per il 2023 di 27 euro, grazie alla clausola i lavoratori percepiranno oltre 80 euro.
Anche il prossimo anno prevediamo un incremento maggiore rispetto a quanto pattuito.
Il Governo è intervenuto con un provvedimento temporaneo, fino a fine anno, sul sistema di tassazione stanziando 5 miliardi che riteniamo del tutto insufficienti.
Per queste ragioni le nostre confederazioni CGIL CISL UIL hanno organizzato delle mobilitazioni in tutto il Paese “PER UNA NUOVA STAGIONE DEL LAVORO E DEI DIRITTI”.
La guerra, la pandemia, l’alta inflazione sommati alla transizione ecologica ci costringono a rafforzare il ruolo sindacale all’interno dei luoghi di lavoro in Europa. Dobbiamo far crescere la rappresentanza.
Aumentare i salari sarà il nostro obiettivo prioritario ma il recupero dell’inflazione non è sufficiente a garantire ai lavoratori una vita dignitosa e ad assicurare una crescita equa e sostenibile.
In Europa dobbiamo uniformare i salari e le pensioni, superando le differenze di genere, di orari, di condizioni di sicurezza per scoraggiare anche le delocalizzazioni selvagge.
Dobbiamo mettere in campo strumenti straordinari, come la buona formazione e la riduzione dell’orario di lavoro.
In Italia abbiamo istituito MetApprendo, una piattaforma digitale che supporta le imprese e i lavoratori con formazione di qualità. Ad oggi abbiamo messo in rete 16 mila imprese per un totale di 900 mila lavoratori.
Nei prossimi rinnovi contrattuali, il nostro obiettivo prioritario, oltre al salario, sarà quello di sperimentare forme di riduzione effettiva dell’orario di lavoro a parità di salario. Questo può essere utile anche per evitare forme di deregolamentazione di rapporti di lavoro che allontanano il lavoratore dalle fabbriche e dalle organizzazioni sindacali.
Mai come in questo momento, invece, è necessario dare maggiore “FORZA AL SINDACATO” come recita lo slogan di questa importante Conferenza.
Rocco Palombella
Segretario Generale UILM